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CRONACA | 27 gennaio 2019, 11:16

'Ndrangheta in Valle: Raso propose, Centoz prese tempo

Il tentativo di convincere il politico aostano a 'seminare bene' ('se qualcuno ha bisogno di aiuto, è senza lavoro, tu glielo fai fare'); scarsa considerazione del sodalizio nei confronti di Paolo Contoz, 'anche nel suo partito (all'epoca Stella Alpina ndr) gli hanno fatto un c... così...')

Da sn Marco Sorbara (all'epoca assessore alle Politiche sociali del Comune di Aosta) e Fulvio Centoz in un'immagine di repertorio del 2016

Da sn Marco Sorbara (all'epoca assessore alle Politiche sociali del Comune di Aosta) e Fulvio Centoz in un'immagine di repertorio del 2016

Risale a fine febbraio 2015, il tentativo della presunta 'ndrina valdostana di proporre l'appoggio elettorale all'attuale sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, all'epoca solamente papabile candidato a primo cittadino. Lui però, si legge nell'ordinanza di custodia cautelare del 16 arrestati nell'operazione Geenna, "rispose senza accettare la proposta e prendendo tempo".

Organizzato dal cognato di Antonio Raso, titolare della pizzeria La Rotonda di Aosta (arrestato con l'accusa di essere promotore della 'locale' di 'ndrangheta) l'incontro tra Centoz e Raso avvenne il 27 febbraio di quattro anni fa e fu registrato oltre che dalle microspie della procura anche dalla telecamera posta a sorveglianza del ristorante.

Il dialogo è illuminante sulla metodologia utilizzata da Raso per blandire il futuro sindaco: "premetto, io ho votato a tutti e io ho promesso il mio voto a tutti... se io ti dico che ti do una mano piuttosto mi taglio le mani...ma io la mano te la do...io ho promesso i miei voti..i voti c'erano, quando ho visto che c'erano compromessi strani con gente poco pulita...". Un tentativo di aggancio al quale Centoz risponde cautamente: "eh .. no, è chiaro..." si legge a pagina 249 dell'Ordinanza di custodia cautelare (Occ).

Il titolare della Rotonda fa poi un riferimento diretto a una passata campagna elettorale, millantando (non sono indicate prove al riguardo) il successo ottenuto dal broker assicurativo Alberto Zucchi (all'epoca di Forza Italia) in virtù del sostegno elettorale dei calabresi: "sai quando è salito Zucchi? Io e degli amici, era la terza volta che si votava ... ed è salito ... la seconda volta che si è presentato, non è salito, perchè? Perchè non ha saputo seminare ... e seminare non vuol dire che deve dare soldi a questo e a quello, seminare vuol dire che se uno ha bisogno di aiuto (...) è senza lavoro, glielo fai fare con quell'azienda...".

Raso poi sostiene anche, tra le risa dei presenti, di aver negato l'appoggio al candidato unionista Paolo Contoz: "Sai Contoz? nel suo partito gli avevano fatto un culo così (i presenti ridono)... per lungo, per largo...allora fìglio mio ...te non hai capito...noi non facciamo politica ma non è che siamo stupidi!", al che Centoz ridendo alla battuta risponde "Ci mancherebbe...ci manca...anzi".

A quel punto, rotto il ghiaccio, Raso ci prova: "ma tu come te la senti?" e Centoz risponde: "Non lo so ... adesso vediamo, io non mi espongo..."  e i presenti, annotano i carabinieri, ridono.

Raso dice ancora a Centoz: "Siamo intanto in un buco di paese, dove ci conosciamo tutti, dove tutti sappiamo ... c'è della gente che non si deve candidare ... è una mancanza di rispetto per chi si candida...". Al che Centoz chiude (pagina 250 Occ): "Ok, vi lascio mangiare...".

patrizio gabetti

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