«Lo avevamo detto subito, che l'intervento normativo era troppo timido poiché è limitativo ed esclude troppe persone, ma va dato atto che ha comunque attivato una sinergia tra servizi e enti di volontariato: è una base positiva da cui partire per migliorarsi.» Con queste parole la Consigliera del gruppo ALPE Chantal Certan commenta i dati relativi all'applicazione della legge regionale n. 18/2015 sull'inclusione attiva e sostegno al reddito, nonché della misura nazionale di contrasto alla povertà (SIA) che prevede l'erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni disagiate.
«L'indice di povertà - ha insistito la consigliera Certan - non è così semplice da definire, deve essere contestualizzato e dipende dalle condizioni di ogni singolo territorio, va calibrato in base ai servizi, alle caratteristiche e alla composizione del nucleo familiare.
L'ISTAT dice che in Valle d'Aosta nel 2015 c'erano più di 9.000 persone in povertà relativa; è un dato in crescita, che ci preoccupa. È quindi una tematica che va seguita con estrema attenzione.»
Per la Consigliera Chantal Certan, «servono misure ancora più aderenti, complementari e mirate, oltre che una maggiore sinergia fra Assessorati per evitare la frammentazione delle misure. Aspettiamo che vengano terminate le valutazioni generali e che i dati siano definiti per tornare su queste problematiche.» «L'inclusione attiva e la lotta alla povertà - conclude la Consigliera Certan - devono essere un obiettivo da perseguire con forza, in modo da ottenere risultati concreti, che sostengano realmente le famiglie in difficoltà.»