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Aosta | 26 gennaio 2016, 11:53

L’OPINIONE DI DONATELLA D’ANNA: Sono stata abbandonata

Donatella D'Anna, al centro di una vergognosa vicenda umana, dovuta alle incapacità di certi politici, ha scriutto una lettere ad Aostacronaca.it per chiarire la sua posizione. E' la prima volta che si esprime con toni così angosciati.

L’OPINIONE DI DONATELLA D’ANNA: Sono stata abbandonata

"Direttore Piero Minuzzo,

leggo ancora una volta una colorita e allegorica rappresentazione della spiacevole vicenda che mi vede coinvolta a seguito della nomina a Segretario generale del Comune di Aosta nel giugno scorso. Devo però correggerla perché non credo si possa parlare di “affaire Centoz-D’Anna”.

In realtà la vicenda giudiziaria che ne è derivata ha sempre e solo coinvolto me. Che mi sono ritrovata, da sola, a difendere il mio posto di lavoro, la mia ventennale esperienza professionale, la mia famiglia e la possibilità per i miei figli di continuare a studiare. Sono dovuta ricorrere a un Giudice per difendermi, senza l’aiuto o il sostegno di nessuno.

Da sola sono stata costretta a far fronte alle spese dei miei legali e a quelle legali della fase cautelare prontamente richiestemi della controparte – e da me pagate – nonostante l’Agenzia sappia del mancato percepimento di alcuna retribuzione da parte mia a partire da agosto scorso e, soprattutto, e che sia ancora in corso il giudizio di merito successivo alla fase cautelare. Da oltre 5 mesi sono senza un lavoro, senza uno stipendio, senza alcuna forma di sostentamento.

Sono l’unico caso di dipendente pubblico decaduto e costretto a vivere di beneficenza per aver accettato una nomina fatta da un’autorità pubblica superiore alla mia, il Sindaco di Aosta, fatta per parere di controparte troppo presto, senza rispettare l’ordine di scelta.

Nel frattempo però, mentre io alla gogna lottavo per sopravvivere, a settembre, 15 persone, tra Sindaci e Presidenti di Unités, sceglievano e nominavano il Segretario “saltando la fila”, senza rispettare l’ordine di scelta, scavalcando i Sindaci degli ambiti più piccoli n. 19 Courmayeur /Pre-St.Didier e n. 27 di Saint Vincent/Chatillon, che ancora non avevano scelto.

Ma in questo caso, per la medesima fattispecie a me contestata, nessuno è intervenuto, né l’Agenzia dei segretari, la stessa che ha deciso (prima volta nella storia) la mia decadenza per un inesistente cumulo di incarichi, né la stampa, sia per la nomina del Segretario di Gressan/Jovencan che per la nuova nomina del Segretario di Aosta, né in tutti gli altri casi in cui sono stati scelti colleghi segretari comunali che al momento erano ancora in servizio presso i comuni di provenienza (come lo ero io al momento della nomina a segretario comunale del comune di Aosta, ed a me, invece, contestato immediatamente e posto alla base della assurda decadenza irrogatami).

In questo momento in cui si parla di ”grandi novità” perché finalmente si potranno licenziare i dipendenti pubblici fannulloni che timbravano in mutande, io resto l’unico caso di un dirigente onesto, lavoratore e stimato, eliminato per aver accettato la nomina di un Sindaco, nomina che non è mai stata peraltro impugnata da nessuno.

Questa è la notizia. Spero che da buon giornalista lei la sappia cogliere e portare all’evidenza di tutti. La ringrazio per avermi ascoltata. E mi auguro di trovare presto un po’ di questa verità nelle sue pagine online…

Un cordiale saluto Saint Pierre, 26/01/2016

Eloisa Donatella D’Anna".

Risponde il Direttore

Gentile Signora, confermo; giornalisticamente si tratta dell'affaire Centoz-D'Anna ancorché Lei sia la vittima ed il sindaco di Aosta l'aguzzino.

Ssono davvero dispiaciuto per la situazione in cui versa a causa di una politica tritatutto e dell’incapacità di chi le ha affidato l’incarico. Eppure doveva conoscerlo, visto che ha fatto un tratto della sua vita professionale con lui.

Di più, Lei doveva essere il garante della norma ma forse le è sfuggito qualcosa. Perché insistere nell’attribuire l’incarico quando bastava attendere qualche settimana e tutto rientrava nella normalità? Perché rifiutare la mediazione del Giudice Gramola? Perché fidarsi dei politici la cui incoerenza e ingratitudine sono all’ordine del giorno?

A titolo personale e sul piano umano manifesto tutta la mia solidarietà alla donna, alla lavoratrice, alla mamma. Da nonno mi addolora la situazione per i suoi figli.

Sul piano professionale penso che Lei abbia contribuito ad essere vittima del delirio di onnipotenza che ha colpito il signor Fulvio Centoz dopo la sua – alla luce dei fatti -  immeritata elezione a sindaco di Aosta. p.m.

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