Nel pieno dell’era digitale, dove ogni acquisto passa da uno schermo o da un chip contactless, la Banca Centrale Europea torna sorprendentemente a rivalutare la moneta fisica. Nel suo ultimo bollettino economico, la BCE ha pubblicato un’analisi dal titolo eloquente — “Keep calm and carry cash” — che invita a mantenere un equilibrio tra innovazione e buon senso: non rinunciare al contante, perché nelle emergenze resta lo strumento più affidabile.
L’istituto di Francoforte ricorda che negli ultimi vent’anni la domanda di banconote nell’area euro non ha mai smesso di crescere. Un dato controcorrente rispetto alla narrativa dominante sulla “cashless society”: il valore complessivo delle banconote in circolazione ha superato in molti Paesi il 10% del PIL, e non si tratta di una semplice abitudine nostalgica. È piuttosto una forma di prudenza collettiva.
Durante la pandemia di Covid-19, quando la paura e l’incertezza dominavano, milioni di europei hanno preferito avere contanti in tasca o sotto il materasso. È un riflesso antico: toccare la sicurezza, letteralmente. Lo stesso comportamento si è ripetuto nel 2008 con la crisi finanziaria, nel 2014 con il debito sovrano e, più di recente, dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Ogni volta che la stabilità vacilla, il contante torna a essere un rifugio psicologico e pratico.
La BCE cita anche casi concreti in cui la moneta fisica ha fatto la differenza. Uno dei più emblematici è il blackout che ha colpito la penisola iberica, paralizzando per ore i sistemi di pagamento elettronici. In quel frangente, chi aveva con sé denaro contante ha potuto comprare beni essenziali, mentre chi contava solo su carte e app si è trovato improvvisamente isolato, incapace perfino di fare la spesa.
Ecco perché, pur promuovendo la transizione digitale e i pagamenti istantanei, le autorità europee — dai Paesi Bassi all’Austria, fino alla Finlandia — raccomandano di tenere sempre una piccola riserva di denaro in casa. Non un tesoro, ma una somma minima di sicurezza: tra i 70 e i 100 euro per ogni membro della famiglia, sufficienti per coprire le spese essenziali per circa 72 ore, il tempo medio necessario per superare una crisi o un blocco temporaneo dei servizi.
Insomma, la BCE non lancia un messaggio nostalgico, ma un invito alla resilienza. Il futuro sarà digitale, certo, ma la realtà insegna che basta un blackout, una crisi bancaria o una rete in tilt per ricordarci una verità elementare: finché esisteranno banconote, esisterà anche un modo semplice e diretto per restare padroni del proprio denaro.













