Il sistema imprenditoriale valdostano tiene, ma rallenta. È quanto emerge dai dati diffusi dalla Chambre Valdôtaine relativi al terzo trimestre 2025, che fotografano una situazione di stabilità con segnali di cautela. Le imprese registrate sono 11.975, con un incremento minimo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente (11.968), ma in calo del 3,5% su base annua, per effetto delle cancellazioni d’ufficio delle aziende inattive.
Il saldo tra iscrizioni e cancellazioni non d’ufficio resta positivo, ma modesto: +7 imprese (102 nuove iscrizioni e 95 chiusure), pari a un tasso di crescita dello 0,06%, ben al di sotto della media nazionale (+0,29%).
Il confronto con lo stesso periodo del 2024 evidenzia la frenata: le nuove aperture scendono da 128 a 102, mentre le chiusure salgono da 91 a 95, con un saldo positivo dimezzato (+7 contro +37).
La fotografia settoriale mostra luci e ombre. Le attività amministrative e di supporto alle imprese e il comparto delle costruzioni restano i più dinamici: rispettivamente 17 iscrizioni e 16 cancellazioni, e 20 iscrizioni contro 15 chiusure.
Segnali più deboli arrivano invece da agricoltura (4 iscrizioni e 6 cancellazioni), industria (3 e 6) e commercio (7 e 12).
Nel comparto artigianale, le imprese iscritte al Registro sono 3.518, con un tasso di crescita analogo allo 0,06%. Ma l’analisi interna mostra divergenze: calano le altre attività di servizi (-0,81%) e le costruzioni (-0,16%), mentre resta stabile il manifatturiero. Bene invece alloggio e ristorazione (+2,11%) e trasporti (+0,86%), settori spinti da turismo e logistica.
Sul fronte delle forme giuridiche, prosegue la crescita delle società di capitale (+0,73%) e delle altre forme associative (+0,86%, tra cooperative e consorzi).
In flessione le società di persone (-0,27%) e le ditte individuali (-0,13%), segno di una tendenza alla strutturazione e alla ricerca di formule più solide per competere sul mercato.
«Nel complesso, i dati del terzo trimestre 2025 delineano un quadro di sostanziale tenuta del sistema imprenditoriale valdostano» commenta Roberto Sapia, presidente della Chambre Valdôtaine.
«La crescita, seppur contenuta, e il saldo positivo tra iscrizioni e cancellazioni testimoniano la vitalità di un tessuto economico che, pur dovendo confrontarsi con variabili esterne sfavorevoli e con un clima di prudenza diffuso, non rinuncia a guardare avanti con fiducia, determinazione e pragmatismo.»
Ma l’avvertimento è chiaro: «Ci troviamo in una fase di forte incertezza – prosegue Sapia – in cui le tensioni geopolitiche, l’instabilità dei mercati energetici e i nuovi dazi americani stanno generando preoccupazione non solo per i riflessi sul commercio internazionale, ma anche per le conseguenze dirette sui costi di produzione, sui margini delle imprese e sulla competitività complessiva dei nostri sistemi produttivi.»
Il presidente ribadisce la necessità di un fronte comune tra economia e istituzioni: «Diventa essenziale rafforzare il dialogo tra istituzioni, associazioni di categoria e mondo economico, per individuare strumenti concreti che consentano alle imprese di pianificare il proprio futuro con maggiore serenità.»
Sapia chiude con una visione di prospettiva: «La Chambre Valdôtaine continuerà a lavorare a fianco delle imprese per consolidare un modello economico valdostano capace di investire sulla qualità, sul capitale umano e sulla capacità di fare sistema, per garantire alla nostra regione un futuro di crescita equilibrata, sostenibile e inclusiva.»













