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CRONACA | 23 ottobre 2025, 14:44

Il fantasma di via Chambery, paura ad Aosta

Arrestato un giovane di 29 anni dopo una lunga scia di minacce, aggressioni e danneggiamenti. La città tirava già un sospiro di sollievo prima ancora che scattassero le manette

Il fantasma di via Chambery, paura ad Aosta

C’era un’ombra che si aggirava per Aosta, tra i parcheggi e i vicoli del centro, un’ombra che faceva tremare i passanti e scricchiolare i vetri delle auto. Da settimane, forse mesi, in città si mormorava di un giovane che sembrava aver perso ogni freno, ogni contatto con la calma apparente della vita quotidiana. Le sue intemperanze erano diventate un tam tam tra bar, uffici e chat di quartiere: “Attento, quello lì…”.

Il 29enne, nato in Germania ma residente in Aosta, era già un volto noto alle Forze dell’Ordine. Non tanto per i grandi colpi da cronaca nera, quanto per quella catena di piccoli, imprevedibili episodi che col tempo erano diventati un’escalation inquietante. Vetri rotti, auto rigate, insulti improvvisi, mani alzate contro sconosciuti scelti a caso come bersagli di un disagio sempre più evidente.

La Polizia di Stato e i Carabinieri lo tenevano d’occhio da un po’. Le segnalazioni si accumulavano come fascicoli su una scrivania: cittadini impauriti, testimonianze frammentarie, una tensione che cresceva giorno dopo giorno. Perfino i servizi socio-sanitari erano stati avvisati. E così, il 2 ottobre, era arrivato per lui l’“avviso orale” del Questore della Valle d’Aosta: un ultimo ammonimento, quasi un avvertimento finale — cambia vita o sarà troppo tardi.

Ma l’avviso è rimasto lettera morta. Martedì mattina, in un bar della città, la miccia è esplosa. Senza un motivo apparente, il giovane avrebbe aggredito un avventore, scatenando il panico tra i presenti. Un poliziotto della Questura di Aosta, che si trovava lì per caso, è intervenuto per difendere la vittima. È stato colpito in pieno volto, un pugno secco, improvviso, che lo ha costretto alle cure mediche.

Da quel momento, la scena si è chiusa come in un film. Sirene, lampeggianti, il frastuono dei passi. Gli agenti della Questura e della Polizia Stradale sono piombati sul posto e lo hanno arrestato. Fine della corsa.

Ora il giovane — accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale — è nelle mani della magistratura. Ma il lavoro degli investigatori non è finito: si stanno ricucendo i fili di un mosaico di episodi violenti, danneggiamenti e paure, per capire se dietro al “fantasma di via Chambery” ci sia solo un uomo in crisi o un pericolo più profondo.

Intanto Aosta, dopo settimane di tensione, può tornare a respirare. Anche se, nei bar e nei corridoi dei palazzi, resta una domanda sospesa: quante volte bisogna arrivare al limite prima che scatti l’allarme vero?

red/cro

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