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CRONACA | 04 ottobre 2025, 21:15

Uberti e Blessent, dimissioni sulla sanità valdostana

Il Direttore Generale dell’Ausl lascia per non condizionare la futura giunta regionale. Enzo Blessent lo segue annunciando l’addio al Comitato ValléeSanté: “Basta recriminazioni nei bar, per me l’impegno finisce qui”

Enzo Blessent

Enzo Blessent

La sanità valdostana vive giorni di passaggi e dimissioni che segnano, inevitabilmente, un cambio di stagione. Prima la lettera di Massimo Uberti, Direttore Generale dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, inviata con largo anticipo al protocollo regionale per chiarire che non intende “condizionare la futura giunta” e per garantire un rapporto fiduciario pieno e forte con chi guiderà la sanità dopo le elezioni del 28 settembre. Poi, a cascata, l’annuncio di Enzo Blessent, responsabile del Comitato ValléeSanté2030 (ed ex candidato alle regionali con Fratelli d’Italia), che ha comunicato ieri le proprie dimissioni.

Blessent ha voluto legare la sua scelta proprio alla notizia delle dimissioni di Uberti, un gesto che definisce “non richiesto ma che lo qualifica”. Con parole nette ha sottolineato:

“Non ci siamo mai incontrati. Lo abbiamo visto partecipare all’incontro promosso dal Comitato ValléeSanté il 13 ottobre 2023 sul tema Sanità e Ospedali del Futuro. Ci sarebbe piaciuto sentire un suo eventuale intervento ma… è andato via prima della fine dei lavori. Non siamo mai stati sentiti, almeno come soggetti ‘portatori di interesse’, sul tema ultradecennale dell’Ospedale Nuovo”.

Il tema del nuovo ospedale, che da oltre dieci anni attraversa la politica valdostana, resta così ancora sospeso, tra progetti, studi e dibattiti che non hanno mai trovato una sintesi. “Cosa succederà dopo, non è facile sapere”, ha aggiunto Blessent.

Il colpo di scena, però, sta nelle sue stesse dimissioni, che arrivano con un tono amaro e disilluso:

“Intanto colgo l’occasione per annunciare che anche il sottoscritto rassegna, da oggi (3 ottobre 2025) le proprie irrevocabili dimissioni da responsabile del Comitato ValléeSanté2030. Un progetto che è stato sostanzialmente bocciato dai valdostani”.

Blessent non risparmia critiche alla società civile, accusata di aver partecipato con entusiasmo ad altre manifestazioni – come il flash-mob notturno in ospedale a sostegno dei sanitari per Gaza – senza mostrare la stessa attenzione ai dibattiti sul futuro della sanità valdostana:

“Non hanno mai trovato tempo e motivazione, invece, per partecipare così numerosi ai nostri incontri informativi (assolutamente apartitici) sui pro e contro tra un Ospedale Nuovo ed uno Rattoppato. Un evento, quest’ultimo flash-mob, decisivo per farmi decidere che è ora di farsi da parte e lasciare ai valdostani l’eventuale Ospedale e Sanità che, evidentemente, ritengono di buon livello”.

Il congedo è quasi una resa, con una chiosa che suona come un addio alla battaglia civile:

“A questo punto, però, basta lamentele e basta recriminazioni nei bar. Almeno per quanto mi riguarda l’impegno per offrire un servizio sanitario migliore ai valdostani termina qui. Buona salute a tutti”.

La sensazione è che le dimissioni parallele di Uberti e Blessent non siano semplicemente fatti individuali, ma segnino l’inizio di una fase nuova: la sanità valdostana torna a essere terreno di scelta politica, e la parola passa alla nuova giunta regionale.

pi.mi.

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