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CRONACA | 28 settembre 2025, 12:00

La svolta della sanità valdostana, dalla corsa ai posti letto alla medicina del territorio

Da un incontro tra Usl e associazioni dei consumatori e pensionati emerge una sanità fatta di iniziative sparse. La voce più netta è quella del direttore sanitario Occhi: “Voglio meno malati, non più ospedali”

Mauro Occhi

Mauro Occhi

Nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra l’Azienda Usl e alcune associazioni dei consumatori e dei pensionati, occasione utile per fare il punto sullo stato della sanità valdostana. Dal confronto è emersa un’impressione diffusa: più che un piano organico, la realtà appare segnata da tante piccole iniziative, spesso frutto dell’impegno personale di singoli operatori o dirigenti.

In un contesto che rischia di disperdere energie senza una visione d’insieme, è risuonata con forza la posizione espressa dal direttore sanitario Mauro Occhi. “Io non voglio creare più posti letto da riempire con ammalati – ha dichiarato – ma voglio meno ammalati, fino al punto di poter dire un giorno che non ho ospedali perché non ho malati. Per fare questo devo investire in prevenzione. Solo la prevenzione può ridurre il nero degli ammalati”.

Un’affermazione che ha trovato terreno fertile anche tra i rappresentanti delle associazioni, come l’AVCU, che ha presentato il proprio progetto sulle cure preventive rivolte ai bambini. L’idea di fondo è chiara: se si investe presto e bene, si costruisce salute sul lungo periodo.

Ma la questione riguarda anche gli anziani. Per loro, hanno ricordato le associazioni, la vera sfida è potenziare la medicina del territorio, rafforzando in particolare la rete degli operatori socio-sanitari e degli infermieri domiciliari, capaci di garantire assistenza senza costringere gli anziani alla “triste sorte” del ricovero in microcomunità. Vivere tra le mura di casa propria, con cure adeguate, resta l’obiettivo da perseguire.

Il confronto non ha dunque tracciato un piano compiuto, ma ha indicato una direzione: meno ospedali pieni, più prevenzione, più territorio. Un cambio di prospettiva che, se seguito fino in fondo, potrebbe riscrivere il futuro della sanità valdostana.

Vittore Lume-Rezoli

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