Il 22 e 23 novembre prossimi torna al Forte di Bard ‘Vins Extrêmes,’ il salone internazionale dedicato ai vini da viticoltura eroica, una manifestazione unica nel suo genere che celebra l’incontro tra eccellenze enologiche, paesaggi mozzafiato e passione per il territorio con tutte le sue asperità e sfide. Due giornate che ospiteranno degustazioni, tavole rotonde, incontri tecnici e momenti di approfondimento, con un focus non solo sul vino ma sull'intera agricoltura di montagna, in una cornice d'eccezione e con una forte valenza culturale e territoriale.
L’evento è organizzato dal CERVIM (Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana), congiuntamente all’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali e con la collaborazione della Chambre valdôtaine e dell’Associazione Forte di Bard, a conferma di una sinergia istituzionale concreta e duratura, volta a sostenere le produzioni eroiche e a valorizzare i territori più estremi.
Vins Extrêmes è oggi un punto di riferimento internazionale per il comparto vitivinicolo di montagna, perché pone al centro dell’attenzione vini prodotti in condizioni geografiche e climatiche estreme: vigne coltivate su pendii ripidi, ad alta quota o su terrazze manuali, spesso in territori marginali ma ricchi di storia e identità. È proprio da queste difficoltà che nasce l’unicità di vini intensi, autentici, legati profondamente al paesaggio e alla cultura locale.
Per la Valle d’Aosta, Vins Extrêmes rappresenta un vero e proprio atout turistico ed economico: è una vetrina internazionale per le sue piccole e preziose produzioni, attira un pubblico qualificato di professionisti del settore e appassionati, crea indotto per le imprese vitivinicole, per la ristorazione, per il comparto ricettivo e per l’artigianato agroalimentare locale. L’evento contribuisce inoltre a rafforzare l’immagine della regione come meta enoturistica d’eccellenza, capace di offrire un’esperienza che unisce gusto, cultura, natura e sostenibilità.
“Vins Extrêmes è il frutto della sinergia tra l’Assessorato, la Chambre valdôtaine e il Forte di Bard, istituzioni che condividono con noi l’impegno nella valorizzazione di territori unici e produzioni di eccellenza – ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento nella sede dell’Assessorato Nicola Abbrescia, presidente del Cervim –. Siamo orgogliosi che l’evento accolga ancora una volta la cerimonia di premiazione dei vini vincitori del Mondial des Vins Extrêmes, il nostro concorso enologico, punto di riferimento per la viticoltura eroica a livello nazionale e internazionale”.
L’Assessore regionale all’Agricoltura, Marco Carrel, ha sottolineato con forza il significato dell’evento come parte di una visione strategica ben definita:
“È con piacere e con una sincera nota di orgoglio che presentiamo questa iniziativa, che guarda ai viticoltori come a veri custodi del paesaggio. Abbiamo lavorato con convinzione affinché Vins Extrêmes fosse non solo un momento di visibilità per i vini di montagna, ma anche un'occasione di riflessione sul futuro dell’agricoltura in territori complessi. Questo evento rappresenta un riconoscimento per i vignaioli che operano in condizioni difficili, mantenendo viva una tradizione che coniuga qualità, identità e sostenibilità”.
Accanto alla parte espositiva e alle degustazioni guidate, la manifestazione prevede momenti di confronto sui grandi temi del comparto agricolo montano. In particolare, domenica 23 novembre, si terrà una tavola rotonda dedicata alla Giornata dell’Agricoltura, promossa dall’Assessorato:
“Abbiamo voluto dedicare uno spazio specifico all’agricoltura eroica nel suo complesso, con una tavola rotonda intitolata ‘L’agricoltura di montagna custode di biodiversità: prospettive per lo sviluppo sostenibile’ – ha aggiunto Carrel –. Un’occasione per ascoltare esperti, raccogliere stimoli dal mondo agricolo e definire politiche più adatte alle specificità della montagna”.
L’Assessorato ha sostenuto l’iniziativa con determinazione, confermando anche il sostegno al Cervim e promuovendo collaborazioni con altre regioni italiane che condividono lo stesso patrimonio agricolo e paesaggistico.
“In questi due anni e mezzo di mandato – ha sottolineato Carrel – abbiamo attivato misure concrete di sostegno economico e promozione, intensificando le relazioni istituzionali e la presenza sui mercati di nicchia. L’agricoltura di montagna è un presidio del territorio, una risorsa per la comunità, e deve diventare anche un’opportunità di lavoro per le nuove generazioni”.
Importante il ruolo della Chambre valdôtaine, che collabora attivamente all’evento.
“In un contesto nazionale ed internazionale di forte incertezza causata dai possibili dazi americani così come dalla complessa situazione geopolitica – spiega il Presidente della Chambre Roberto Sapia – abbiamo collaborato con piacere a questo avvenimento che dona lustro e sostegno ad un settore di fondamentale importanza per la nostra economia come quello vitivinicolo. A tale scopo abbiamo cercato da una parte di favorirne la promozione e la comunicazione con l’ideazione e la realizzazione della linea grafica, dall’altra di creare, nei giorni immediatamente precedenti all’evento, delle occasioni di incontro e scambio commerciale con buyer esteri al fine di offrire una possibilità di consolidamento e di crescita del mercato di riferimento alle nostre imprese”.
Fondamentale anche il ruolo del Forte di Bard, che ospita l’evento come già fa con il Marché au Fort, in un’ottica di valorizzazione congiunta.
“Siamo lieti del ritorno di questo importante appuntamento – ha dichiarato Ornella Badery, presidente dell’Associazione Forte di Bard –. La sinergia tra enti è essenziale per costruire progetti di qualità che sappiano attrarre un pubblico vasto. Il Forte offrirà la sua proposta culturale, dalle mostre ai musei, integrandola con la manifestazione per offrire un'esperienza completa e di alto livello”.
Vins Extrêmes non è solo una fiera, ma un manifesto: un invito a riscoprire il valore della produzione agricola in territori difficili, a tutelarne la biodiversità, e a proiettarla nel futuro con politiche adeguate, consapevoli del valore sociale, ambientale ed economico che racchiude.













