La giornata di oggi, domenica 8 giugno, si è tinta di tensione nel suggestivo ma insidioso vallone di Chasten, quando un gruppo di canoisti ha deciso di sfidare le tumultuose acque del torrente Chasten, nei pressi del Pont de Péra, nel comune di Challand-Saint-Anselme. Una scelta azzardata, forse dettata dall’adrenalina o dalla voglia di domare la natura, che ha messo in moto una macchina dei soccorsi pronta e ben rodata.
Le condizioni del torrente – già noto agli appassionati per le sue rapide violente e le sue strettoie ingannevoli – erano particolarmente critiche: la portata d’acqua, aumentata dalle recenti piogge e dallo scioglimento della neve in quota, rendeva le canoe quasi ingovernabili. E così, tra una manovra sbagliata e un colpo di pagaia troppo ottimista, alcuni partecipanti si sono ritrovati incastrati tra rocce e mulinelli, costretti a chiedere aiuto.
L’allarme è scattato attorno all’ora di pranzo. Sul posto è intervenuta tempestivamente la Protezione Civile, affiancata da tecnici del soccorso fluviale e da volontari locali. Dopo aver valutato la situazione e messo in sicurezza l’area, i soccorritori hanno estratto i canoisti dalle acque senza particolari danni fisici: solo tanta paura e, forse, un bagno di umiltà.
«È stata una manovra azzardata – commenta uno dei soccorritori –. Qui non siamo su un fiume addestrativo, ma in un ambiente ostile, che richiede esperienza, attenzione e prudenza. Oggi è andata bene, ma non si può sempre contare sulla fortuna.»
L’intervento si è concluso nel primo pomeriggio, con il rientro dei mezzi e il sollievo generale. Tuttavia, rimane l’amaro in bocca per un episodio che poteva essere evitato.
Il vallone di Chasten resta un paradiso selvaggio, ma la montagna – e i suoi corsi d’acqua – non perdona la superficialità. Oggi, a Pont de Péra, la natura ha lanciato un segnale chiaro: si può sfidarla, ma sempre con rispetto.