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FEDE E RELIGIONI | 30 aprile 2025, 08:00

Giovani valdostani protagonisti al Giubileo degli Adolescenti: “Pellegrini di speranza” in un mondo che ha sete di futuro

Un plauso va a tutti coloro che hanno reso possibile questa esperienza: sacerdoti, catechisti, educatori, famiglie. Senza di loro, questa luce non avrebbe potuto brillare così forte

La delegazione valdostana dei ragazzi, dei sacerdoti e degli educatori al termine della Celebrazione eucaristica a Santa Maria in Trastevere sabato 26 aprile 2025, presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Franco Lovignana, Vescovo della Diocesi di Aosta

La delegazione valdostana dei ragazzi, dei sacerdoti e degli educatori al termine della Celebrazione eucaristica a Santa Maria in Trastevere sabato 26 aprile 2025, presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Franco Lovignana, Vescovo della Diocesi di Aosta

Con il cuore pieno di emozioni e lo zaino carico di speranze, 220 ragazzi valdostani hanno preso parte, assieme a 50 accompagnatori, al Giubileo degli Adolescenti a Roma, un evento che ha superato ogni aspettativa, radunando oltre 200 mila giovani da ogni parte del mondo.

Un pellegrinaggio spirituale ma anche culturale, dove i ragazzi hanno potuto toccare con mano la dimensione universale della Chiesa e vivere momenti intensi di preghiera, condivisione e crescita interiore. Un'esperienza che ha saputo unire spiritualità e umanità in un abbraccio collettivo di popoli, accenti e speranze.

“Abbiamo potuto sperimentare l’essere pellegrini di speranza”, ha dichiarato la segreteria del Servizio di Catechesi e di Pastorale Giovanile della Diocesi di Aosta, che ha organizzato e accompagnato la partecipazione valdostana a questo evento mondiale.

In un’epoca spesso segnata da individualismi e sfiducia nel futuro, i giovani valdostani hanno invece testimoniato con forza la voglia di esserci, di camminare insieme, di costruire una Chiesa e una società più giuste, più accoglienti, più vive. Il clima di collaborazione tra le diverse realtà diocesane ha dimostrato quanto la nostra piccola ma vivace Valle d’Aosta possa essere una fucina di energia e partecipazione.

Il Cardinale Pietro Parolin, durante la Messa del 27 aprile in Piazza San Pietro, ha rivolto parole cariche di significato:

“Venite da tante parti: da tutte le diocesi d’Italia, dall’Europa, dagli Stati Uniti all’America Latina, dall’Africa all’Asia, dagli Emirati Arabi...con voi è realmente presente il mondo intero.”

Un mondo intero rappresentato da adolescenti che si sono messi in cammino, nel cuore della Città Eterna, per abbracciare un messaggio di speranza e di pace. Un mondo dove i giovani non sono il futuro, ma il presente vivo e pulsante della Chiesa.

Il Giubileo non finisce con il viaggio a Roma. Ora è tempo di riportare quel fuoco acceso tra le vie di casa, tra le comunità, le parrocchie, le scuole, le associazioni valdostane. È il momento di continuare a costruire, nel quotidiano, quella Chiesa giovane, viva, fatta di relazioni vere e impegno autentico.

Come giornalista e come valdostano, Piero, ti posso dire: questi ragazzi ci hanno dato una lezione di vita. Hanno dimostrato che, nonostante tutto, c’è una generazione che non si arrende, che cerca senso, che ha sete di Vangelo e di bellezza.

pi.mi.

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