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CRONACA | 28 aprile 2025, 08:00

Cure odontoiatriche in Valle d’Aosta: basta promesse, servono fatti!

È ora di dirlo forte e chiaro: basta con gli annunci, basta con le promesse, basta con i progetti sbandierati senza risultati tangibili

Cure odontoiatriche in Valle d’Aosta: basta promesse, servono fatti!

Sulle cure odontoiatriche garantite dal Servizio Sanitario Regionale, siamo al punto di partenza, nonostante le pressioni costanti di associazioni come AVCU e Federconsumatori, e nonostante gli impegni assunti, ancora una volta, dalla Giunta regionale.

L'AVCU, da mesi, non si limita a segnalare i problemi: ha proposto soluzioni concrete — dal progetto "Primi passi... primi dentini" per i bambini sotto i 14 anni, alla creazione di fasce ISEE per garantire agevolazioni reali, fino alla richiesta più che sensata di istituire un tavolo di lavoro serio e operativo con consumatori e specialisti del settore.

Eppure, cosa abbiamo ottenuto? Solo parole.

E' pure vero che a gennaio la Fondazione comunitaria della Valle d'Aosta, in partenariato con la Regione Autonoma Valle d'Aosta (RAVA), l'Azienda USL e con il sostegno attivo della Commissione Albo degli Odontoiatri della Valle d’Aosta, dell'Associazione Nazionale Dentisti Italiani, dell'Associazione Italiana Odontoiatri, dell'Associazione Igienisti Dentali Italiani e del Comitato Regionale della Croce Rossa Italiana (Sezione Valle d’Aosta), ha lanciato il progetto di odontoiatria sociale "Per un sorriso". L'iniziativa, che ha come fine quello di rispondere al bisogno sempre crescente di cure odontoiatriche da parte delle fasce deboli della cittadinanza che ha preso avvio nel mese di gennaio 2025 presso l'ambulatorio odontoiatrico dell'AUSL, situato in via Guido Rey ad Aosta. “Per la Fondazione comunitaria è un onore poter avviare un servizio così importante per le persone”, afferma il segretario generale della Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta, Patrik Vesan. “Lavorare a favore di uno sforzo comune con una rete di attori e di volontari così densa non è semplice, ma alla fine si è ripagati, perché oltre a un nuovo servizio, siamo riusciti a costruire qualcosa di più: la collaborazione.”

Ma questo non basta. Infatti,  Chiara Minelli, consigliera regionale di Progetto Civico Progressista (nella foto), porta nuovamente alla ribalta con una nuova interpellanza. Una richiesta precisa e documentata che richiama la famosa deliberazione della Giunta regionale n. 268 del 12 marzo 2018 — che già allora doveva rivoluzionare l'accesso alle cure odontoiatriche — e che sottolinea l’urgenza di azioni concrete.

Nel dettaglio, l'interpellanza chiede:

A che punto è il progetto di odontoiatria sociale "Per un sorriso", sbandierato a gennaio come la panacea di tutti i mali?

Che fine ha fatto l’idea — sacrosanta — di portare la prevenzione odontoiatrica nelle scuole?

Si intende finalmente creare tre fasce ISEE per consentire a chi ha redditi bassi di curarsi senza indebitarsi?

Si vuole attivare un tavolo di lavoro coinvolgendo chi si batte da anni su questi temi?

È una vergogna che in una regione piccola come la nostra, dove parlare direttamente con assessori e dirigenti dovrebbe essere naturale, la politica preferisca chiacchierare anziché decidere.

E' ora di dire basta a progetti "presentati" e "co-progettati" — con tanto di foto e pacche sulle spalle — che restano sulla carta.

E' ora di dire una cosa chiara: perché Finaosta finanzia i mutui prima casa, ma non potrebbe aiutare i cittadini a pagarsi una dentiera o una cura odontoiatrica urgente? Non tutti possono permettersi 2.000 o 3.000 euro per un impianto o una protesi. Non tutti possono affidarsi alle finanziarie. Questa è una discriminazione sociale bella e buona.

Inoltre, se l'Azienda Usl non riesce a coprire tutte le esigenze, perché non si attivano convenzioni serie con cliniche odontoiatriche private? Così da garantire costi calmierati a chi non può permettersi tariffe di mercato.

In conclusione: servono fatti. Subito. Non comunicati stampa. Non promesse da campagna elettorale.

I valdostani hanno diritto a sorridere senza dover svuotare il portafoglio.

Vittore Lume-Rezoli

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