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FEDE E RELIGIONI | 24 aprile 2025, 08:00

Cei: "Papa Francesco, pastore di tutti"

Un Messaggio a firma della Presidenza della Cei. Ricordi e ringraziamenti per il pontificato di Francesco

Cei: "Papa Francesco, pastore di tutti"

E il giorno dopo la morte di Papa Francesco giunge un messaggio a firma della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana. Inizia con una citazione dell’evangelista Giovanni: “Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine”. Sono queste le parole, secondo il Messaggio della Cei, “più che mai adatte a descrivere il Pontificato di Francesco”. E continua: “Sono ancora negli occhi di tutti, infatti, le ultime immagini, mentre passa attraverso la folla di Piazza San Pietro nella Domenica di Risurrezione. E in realtà è proprio la contemplazione del Risorto, il Cristo Buon Pastore, a sostenere la Chiesa italiana in questo momento in cui eleva la sua preghiera di suffragio per Papa Francesco, Vescovo di Roma e Primate d’Italia”. 

Il Messaggio definisce Francesco come “Pastore di tutti secondo il cuore misericordioso del Padre”. E questo è avvenuto “sin dall’inizio del suo ministero petrino” perché ha “mostrato una particolare vicinanza al suo gregge, che ha condotto con sapienza e coraggio”. E poi, le parole della Cei esprimono gratitudine “per il costante dialogo e, soprattutto, per aver incarnato per primo quello straordinario programma di vita che aveva sintetizzato invitando ad essere sacerdoti con l’odore delle pecore e il sorriso dei padri”.   

E continua: “Torna alla mente il “buona sera” con cui si è presentato alla Chiesa e al mondo intero: quel saluto ha rappresentato uno spartiacque, l’inizio di un rapporto tra un padre e i suoi figli a cui ha ricordato quanto il Vangelo sia attraente, gioioso, capace di dare risposta alle tante domande della storia, anche a quelle sopite o soffocate. Da padre, ha indicato la via dell’ascolto e della prossimità, incoraggiando a uscire dalle logiche del consenso, dell’abitudine, dalla tentazione dello scoraggiamento o del potere che limita lo sguardo all’io senza aprirlo al noi”. 

Il ricordo anche dell’immagine di un Papa in silenzio, da solo, mentre nella pandemia (era il 27 marzo del 2020) incedere in Piazza San Pietro. “Così come il capo chino e le lacrime davanti all’Immacolata, alla quale spesso ha affidato l’angoscia per il dramma delle guerre, chiedendo a tutti di diventare artigiani di pace, ogni giorno, nelle pieghe della quotidianità, in ogni ambito di vita”, continua il documento che finisce con queste parole di affetto e di ricordo: “La Chiesa in Italia lo ringrazia, in modo speciale, per il dono del Cammino sinodale e l’incessante incoraggiamento ad andare avanti insieme. E oggi, insieme, affida il suo Pastore, che ha amato davvero i suoi sino alla fine, all’abbraccio tenero e misericordioso del Padre”.

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