Le mortalità a 30 giorni dopo un ictus e per broncopneumopatia cronica ostruttiva si attestano quasi alla metà della media nazionale, un chiaro segnale dell'efficacia dei trattamenti offerti. La Cardiologia continua a brillare, confermandosi in “verde scuro” per l’ottima gestione dei pazienti infartuati. Tuttavia, il report rivela anche una situazione complessiva caratterizzata da un “chiaroscuro”, influenzata negativamente dai volumi di attività legati alla demografia valdostana, che conta meno di 124.000 abitanti.
Massimo Uberti, Direttore Generale dell'USL (nella foto), ha evidenziato come il quadro, depurato dagli indicatori sui volumi di attività, presenti risultati decisamente positivi. In particolare, la Chirurgia Oncologica mostra risultati di salute ottimali nonostante sia segnalata in “rosso” per il numero insufficiente di interventi annuali, dovuto alla ridotta popolazione. Questo problema demografico è una sfida continua per l’organizzazione sanitaria della regione.
Il Dott. Guido Giardini, Direttore della Neurologia, ha commentato i risultati relativi all’ictus, sottolineando che la mortalità a 30 giorni è scesa dal 11% al 5,9%. Questo miglioramento è attribuito alla riapertura del reparto di Neurologia e all’approccio multidisciplinare, che ha potenziato sia le terapie acute che la riabilitazione precoce.
Anche se i risultati sono generalmente positivi, alcuni indicatori mostrano spazi di miglioramento. La percentuale elevata di parti cesarei e la bassa percentuale di dimissioni precoci per colecistectomia sono stati individuati come aree critiche. Il Dott. Paolo Millo, Direttore della Chirurgia Generale, ha chiarito che il criterio della dimissione precoce deve considerare le specificità territoriali della Valle d’Aosta, dove la conformazione orografica complica l’accesso ai servizi sanitari.
Dall'altro lato, il Dott. Livio Leo, Direttore della Ginecologia e Ostetricia, ha annunciato l'apertura di un audit con Agenas per migliorare le percentuali di parti cesarei, con risultati già visibili. La Nefrologia, pur mostrando numeri limitati, ha visto fluttuazioni nei tassi di mortalità, influenzati anche dalla presenza di patologie concomitanti nei pazienti dializzati, come spiegato dal Dott. Massimo Manes.
In sintesi, il report di quest’anno segna, cone spiega una nota dell'Usl, un progresso significativo per l’Ospedale di Aosta, con risultati eccellenti in Neurologia e Pneumologia, confermando la Cardiologia come un punto di riferimento. Tuttavia, rimangono sfide da affrontare, legate alla struttura demografica e ai volumi di attività, per garantire un servizio sanitario sempre più efficace e accessibile a tutti i cittadini valdostani.