A partire dalle 17, rappresentanti delle principali comunità religiose presenti nella Valle d'Aosta - tra cui le chiese cristiane cattolica, ortodossa rumena e valdese, la Lega islamica autonoma della Valle d'Aosta e la comunità Baha'i - si uniranno in una preghiera comune per la pace. Questo momento di riflessione e spiritualità vuole lanciare un forte messaggio di unione e speranza, in un contesto globale dove la ricerca della pace è più urgente che mai.
L'iniziativa è stata presentata nel suggestivo Salone Ducale del municipio di Aosta, alla presenza del sindaco Gianni Nuti, che ha sottolineato l'importanza del ruolo dell'ente pubblico nel favorire il dialogo tra le diverse espressioni religiose. "È un obbligo dell'ente pubblico favorire i valori religiosi di tutte le fedi", ha dichiarato Nuti. "Questa preghiera interreligiosa vuole essere un momento di raccoglimento collettivo, dove tutti si possano riconoscere, uno sforzo per coltivare insieme, anche chi non crede, pensieri di pace". Le parole del sindaco evidenziano un impegno che va oltre il semplice gesto formale: si tratta di un invito a tutta la comunità valdostana, credenti e non, a riflettere sull'importanza della pace e del dialogo.
La scelta del titolo "Assisi-Aosta dalla lampada alla luce" ha una forte valenza simbolica. Assisi è universalmente riconosciuta come la città della pace, grazie alla figura di San Francesco, il cui messaggio di fratellanza e armonia tra gli uomini è stato una costante fonte di ispirazione per credenti di ogni fede. Il pellegrinaggio compiuto l'anno scorso dai rappresentanti religiosi della Valle d'Aosta verso Assisi segna l'inizio di questo cammino di dialogo e collaborazione interreligiosa. Il ritorno ad Aosta, quindi, rappresenta il passaggio dalla "lampada" di Assisi, simbolo di luce spirituale, alla sua manifestazione nella realtà valdostana.
L'incontro del 5 ottobre rappresenta non solo un'occasione per pregare insieme, ma un vero e proprio "abbraccio collettivo", come sottolineato dai cinque rappresentanti delle comunità religiose. La loro volontà è quella di unire le forze per trasmettere un messaggio di speranza e riconciliazione, dimostrando che le religioni, spesso percepite come motivo di divisione, possono invece essere strumento di unione e dialogo.
In un momento storico caratterizzato da profonde tensioni internazionali e da conflitti in diverse parti del mondo, eventi come questo assumono una rilevanza ancora più significativa. La preghiera interreligiosa, lungi dall'essere un semplice gesto simbolico, può rappresentare un atto concreto di resistenza al dilagare dell'odio e dell'intolleranza. Iniziative di questo tipo mostrano come la diversità religiosa non sia un ostacolo alla pace, ma piuttosto una risorsa preziosa, capace di arricchire il tessuto sociale e culturale di una comunità.
La partecipazione della Lega islamica autonoma della Valle d'Aosta e della comunità Baha'i, al fianco delle confessioni cristiane, dimostra la varietà e la ricchezza del panorama religioso valdostano. Queste comunità, pur con le loro differenze, condividono un obiettivo comune: promuovere la pace, il dialogo e la comprensione reciproca.
Questo incontro non è rivolto esclusivamente ai credenti. Come ricordato dal sindaco Nuti, anche chi non professa una fede è invitato a partecipare e a riflettere. La pace è un valore universale, che trascende le barriere religiose e culturali. Il momento di raccoglimento del 5 ottobre sarà quindi un'occasione per tutta la cittadinanza di Aosta di unirsi in un ideale comune: quello di un mondo in cui il dialogo prevalga sul conflitto, e la collaborazione sulla divisione.
In conclusione, "Assisi-Aosta dalla lampada alla luce" non è solo un evento religioso, ma un forte segnale di coesione sociale. La Valle d'Aosta, con la sua storia di autonomia e di apertura, si conferma ancora una volta come un luogo di incontro e di scambio, capace di abbracciare la diversità e di farne un punto di forza. L'evento del 5 ottobre sarà dunque non solo un momento di preghiera, ma un passo significativo verso un futuro di maggiore comprensione e armonia.