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FEDE E RELIGIONI | 01 settembre 2024, 18:00

Almanach de lundi 2 septembre saint Ethienne

Sancte Michaël Archangele,   ora pro me!   Di due cose dobbiamo supplicare di continuo il dolcissimo Signor nostro: che accresca in noi l'amore ed il timore, poiché quello ci farà volare nelle vie del Signore, questo ci farà guardare dove mettiamo il piede; quello ci fa guardare le cose di questo mondo per quelle che sono, questo ci fa riguardare ogni trascuratezza. Allorché poi amore e timore si daranno un bacio, non è più in poter nostro il concedere affetto alle cose di quaggiù.. (san Pio da Pietrelcina)

Almanach de lundi 2 septembre saint Ethienne

La Chiesa celebra  San Cosma Eremita

San Cosma era un eremita a Candia nell’isola di Creta vissuto tra i secoli Vi e VII. Di nazionalità greca, è venerato nella citta di Venezia.

Secondo la tradizione San Cosma visse una vita solitaria, all’insegna del digiuno e della preghiera, in una spelonca nelle vicinanze di Candia.

In quel luogo era morto intorno alla metà del secolo VII, secondo alcuni agiografi il 2 settembre 658.

Dopo la sua morte gli abitanti del luogo trasportarono la salma dell’eremita, da tutti considerato un santo, nel vicino paese. Qui vennero colpiti da gravi calamità, tanto da indurli a riportare il corpo del santo nella sua grotta, dove lo seppellirono.

Nel 1058, le sue spoglie vennero portate a Venezia da alcuni mercanti, dopo che avevano visitato il sepolcro dell’eremita e ad uno di questi San Cosma comparse in sogno e dicendogli di portare il suo corpo nella città lagunare.

I resti di San Cosma eremita furono portati nella chiesa di San Giorgio maggiore, mentre governava il monastero l’abate Giusto, e furono deposti sotto l’altare di San Benedetto.

Nella citta lagunare, al santo eremita venne attribuito un culto pubblico, e nella liturgia veneziana è festeggiato e ricordato nel giorno 2 settembre, data non sappiamo se della sua morte o della sua traslazione.

Il sole sorge alle ore 6,52 e tramonta alle ore 20,08

"Se non ci sono i poveri, noi non abbiamo bisogno di fare nulla. Ma, se ci sono i poveri, sono i nostri maestri. E noi, ogni giorno, dobbiamo chiedere loro perdono." (Papa Francesco)

Questa frase di Papa Francesco sottolinea come i poveri non solo abbiano bisogno di aiuto, ma possano anche insegnarci lezioni. fondamentali sulla nostra umanità e sulle nostre priorità.

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