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CRONACA | 07 agosto 2024, 14:11

Crisi al Pronto Soccorso: La solita solfa della sanità valdostana

L'aumento previsto dei disagi per agosto è stato chiaramente anticipato, ma sembra che le misure adottate non abbiano saputo prevenire un aggravamento della situazione

Carlo Marzi (sn) e Massimo Uberti

Carlo Marzi (sn) e Massimo Uberti

L'Ospedale “Parini” si trova in difficoltà nel fronteggiare il periodo di punta dell’alta stagione estiva, ma il comunicato diffuso dall’USL sembra essere l'ennesimo esempio della solita retorica che non riesce a nascondere la realtà di una crisi sanitaria in corso.

Con l'arrivo del mese di agosto, il Pronto Soccorso, l’unico della Regione che durante l’estate vede un incremento del bacino di utenza fino a otto volte, è costretto ad affrontare una pressione insostenibile sui servizi di emergenza e urgenza.

Il comunicato dell'USL afferma che il mese di luglio è stato gestito “contenendo le criticità come non capitava da tempo”, ma le dichiarazioni appaiono come un tentativo di minimizzare una situazione che rimane drammatica.

L'aumento previsto dei disagi per agosto è stato chiaramente anticipato, ma sembra che le misure adottate non abbiano saputo prevenire un aggravamento della situazione. La gestione dei pazienti è stata affrontata con “azioni organizzative”, che hanno permesso di ridurre il numero di pazienti in attesa di posto letto da 12 a 2 in sole 24 ore. Tuttavia, questo non può nascondere la realtà di un sistema sotto pressione e di una situazione che rimane critica.

Massimo Uberti, Direttore Generale dell’Azienda USL, ha dichiarato che il Pronto Soccorso ha “retto bene” a quello che da anni è considerato un periodo di sovraccarico per i servizi di emergenza e urgenza. Tuttavia, la “gestione contenitiva” dei disagi sembra essere stata un esercizio di contenimento temporaneo, non una soluzione strutturale. La dichiarazione di Uberti, secondo cui “a agosto ci aspettiamo il periodo più critico”, appare come un’ammissione di inadeguatezza, dato che l’alta stagione estiva è un evento annuale e prevedibile.

Il dato reale parla chiaro: il 5 agosto si sono superati i 150 accessi e sono stati raggiunti i 66 pazienti presenti contemporaneamente al Pronto Soccorso. L’incremento del numero di pazienti con traumi e problemi cronici, soprattutto cardiorespiratori, ha ulteriormente messo alla prova il sistema.

La gestione dell'afflusso è stata affrontata con misure che includono l’attivazione di posti letto aggiuntivi e l’ottimizzazione delle RSA di Variney e Perloz per favorire le dimissioni, ma la situazione rimane critica.

Il comunicato sottolinea anche l’attivazione di un servizio di assistenza medica dedicato ai turisti, con ambulatori nelle principali località di villeggiatura. Questa misura dovrebbe teoricamente ridurre i disagi per l’utenza lontano da casa e alleggerire il carico del Pronto Soccorso, ma è evidente che non è sufficiente a risolvere il problema. L’inevitabile aumento degli accessi al Pronto Soccorso durante l’alta stagione non è un’imprevista sorpresa ma una previsione che avrebbe dovuto guidare una pianificazione e preparazione adeguate.

Le dichiarazioni finali dell'Assessore alla Sanità Carlo Marzi e di Massimo Uberti, che invitano i cittadini a utilizzare il Pronto Soccorso solo per vere urgenze, appaiono come un’ammissione di colpevole inefficienza.

La retorica del “grande impegno degli operatori” e dell’appello alla collaborazione dei cittadini non può più giustificare una gestione che sembra essere basata su soluzioni temporanee e non strutturali. La realtà è che ogni anno la situazione si ripete e la gestione dell’emergenza sembra sempre basata su misure di emergenza piuttosto che su una pianificazione a lungo termine.

I cittadini sono sempre più frustrati mentre i turisti e i residenti si trovano a fronteggiare un sistema che non riesce a garantire un’assistenza adeguata e tempestiva. È tempo che le autorità valdostane affrontino seriamente la questione e implementino soluzioni strutturali per garantire un servizio sanitario all’altezza delle aspettative e delle necessità di tutti. La solita retorica di preparazione e gestione non può più nascondere una crisi che richiede interventi reali e immediati per garantire l’accesso equo e tempestivo alle cure per tutti i cittadini.

 

IL COMUNICATO DELL'USL VALLE D'AOSTA

elca

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