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ECONOMIA | 02 agosto 2024, 14:44

Gravi danni anche a CVA per l'alluvione del 29 e 30 giugno ma diga Place Moulin ha 'salvato? Valpelline

In una conferenza stampa i ventri della Compagnia Valdostana delle acque ha fatto il punto sulla situazione

Gravi danni anche a CVA per l'alluvione del 29 e 30 giugno ma diga Place Moulin ha 'salvato? Valpelline

Nel corso di una conferenza stampa CVA ha fatto il punto sugli effetti immediati e a medio termine delle gravi alluvioni del 29 e 30 giugno, che hanno colpito pesantemente le infrastrutture idroelettriche dell'azienda. Le intense precipitazioni, classificate come eventi di portata millenaria dal Centro Polifunzionale della Regione, hanno avuto un impatto significativo sugli impianti di CVA sparsi su tutto il territorio regionale.

L'alluvione ha evidenziato la complessità della gestione dei cambiamenti climatici per CVA, che deve affrontare sfide sia in termini di sicurezza ambientale che di operatività industriale. Solo dodici mesi fa, l'azienda si trovava ad affrontare una grave carenza idrica che aveva ridotto la produzione del 30% rispetto alla media decennale. Oggi, si trova a gestire le conseguenze di una stagione caratterizzata da precipitazioni nevose record, culminata negli eventi alluvionali recenti.

La priorità di CVA rimane la sicurezza del territorio e delle popolazioni che lo abitano. L'azienda ha adottato misure preventive basate su segnalazioni meteorologiche e osservazioni sul campo, che hanno permesso l'attivazione tempestiva delle procedure di messa in sicurezza durante le alluvioni. Grazie a questi interventi, gli impianti non hanno subito danni significativi, sebbene le aree più colpite, come la Valle di Cogne e la Valtournenche, abbiano visto danni alle infrastrutture per la captazione idrica.

Tra i 500 MW di impianti ad acqua fluente, 318 MW sono stati temporaneamente fuori servizio a causa degli eventi alluvionali, ma sono stati gradualmente ripristinati. Attualmente, solo 38 MW degli impianti della Valle di Cogne e della Valtournenche sono ancora inattivi. CVA sta collaborando con le autorità regionali per gestire i detriti e il materiale alluvionale.

Particolarmente grave è la situazione nella Valpelline, dove un evento geologico estremo ha causato il distacco di una morena di 2,5 milioni di metri cubi ai piedi del ghiacciaio della Tête de Valpelline. L'acqua abbondante ha trasportato un gran volume di materiale limaccioso che ha ostruito il bacino, senza però compromettere la sicurezza della diga e degli impianti. Anche in questo caso, CVA sta lavorando con la Regione e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per rimuovere il materiale e ripristinare la piena operatività, sebbene i tempi di riattivazione non siano ancora definiti.

Nel frattempo, CVA ha preso misure per sostenere le comunità colpite, sospendendo il pagamento delle bollette per le utenze nei comuni di Cogne e Valtournenche. Questo gesto riflette l’impegno dell’azienda nei confronti del territorio e delle popolazioni locali.

Nonostante l'intensità dell’evento climatico e le sue conseguenze, gli impianti di CVA hanno dimostrato una resilienza notevole, un risultato ottenuto grazie all’impegno e alla qualità professionale di tutti i reparti della Direzione Operativa. Gli investimenti previsti per diversificazione e riassegnazione delle concessioni sono cruciali per garantire la continuità e la sicurezza della produzione di valore per la regione.

pi/elca

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