Due alpinisti torinesi, Marco Bagliani di 59 anni e Luca Giribone di 34 anni, sono morti ieri sul Mont Greuvetta in Val Ferret, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco. La tragedia è stata causata dal probabile cedimento di un ancoraggio. Un terzo alpinista, ligure, è riuscito a dare l'allarme ed è stato recuperato a 3.500 metri di quota. Il Soccorso alpino valdostano e il Soccorso alpino della guardia di finanza di Entrèves stanno conducendo gli accertamenti. In base a una prima ricostruzione, i due alpinisti sono precipitati per almeno 200 metri. Bagliani era professore ordinario al Dipartimento di Economia e Statistica dell'Università di Torino e Giribone lavorava alla Skf di Villar Perosa.
Entrambi erano soci del Club alpino accademico italiano (Caai) e avevano una lunga esperienza alpinistica. Bagliani aveva scalato vie di grande impegno su grandi pareti come la Nord del Cervino e il Pilone Centrale al Bianco, mentre Giribone aveva affrontato salite sulle selvagge pareti del Delfinato e vantava una notevole capacità nello sci ripido.
Sempre ieri, un altro alpinista italiano è precipitato sul massiccio del Monte Bianco, poco sotto il rifugio Gonella a 3.071 metri. Il suo corpo è stato recuperato in un crepaccio dal Soccorso alpino valdostano e dalla guardia di finanza di Entrèves.
L'incidente è avvenuto mentre l'alpinista stava scendendo con il suo gruppo in direzione del rifugio. È scivolato lungo un canale, cadendo fino al crepaccio in cui è sprofondato. La traccia presente e la piccozza trovata più a valle confermano l'accaduto. Questo incidente rappresenta la terza vittima sul versante italiano del Monte Bianco nella stessa giornata, dopo i due torinesi sul Mont Greuvetta. Sempre ieri, un alpinista parigino di 34 anni è morto precipitando sul versante francese del massiccio.