Giovedì 13 giugno si è svolto nella sala Consigliare del Municipio davanti ad un folto pubblico, con il patrocinio della Città di Avigliana e l’appoggio della TAM (Tutela Ambiente Montano), CAI UGET ed ETP (Educational Tennis for Parkinson) un importante incontro che aveva lo scopo primario di presentare il nuovo libro di Lodovico Marchisio (scrittore e giornalista con 28 libri pubblicati) che si è avvalso come coautori di sua moglie Roberta Maffiodo e della giornalista Edi Morini, Editor EEE Piera Rossotti. Ci immergiamo in un mondo in cui le barriere tra il fisico e il metafisico si dissolvono nell'intreccio delle vite degli autori. Nella presentazione si è affrontato il tema della malattia e della depressione, dimostrando come queste anime affini scoprano che il loro amore va oltre il semplice romanticismo, diventando una forza curativa delle patologie di cui soffrono e capace di trasformare le loro esistenze. Coordinatore e moderatore della serata è Arnaldo Reviglio (che ha sposato i due coautori del libro, Roberta e Lodovico), amministratore per decenni con varie nomine della Città di Avigliana, conduttore e guida di diverse escursioni in collaborazione con la TAM delle due sezioni di Torino e CAI UGET, conoscitore del suo territorio e narratore FAI. Quindi chi meglio di lui poteva presentare e condurre la serata, portando prima di tutto gli auguri del sindaco Andrea Archinà e dopo leggendo i saluti di Edi Morini, terza coautrice del libro, che non potendo intervenire di persona ha lasciato un messaggio che si può così riassumere:…. “è stato un piacere per me collaborare con Roberta e Lodovico per la stesura del nostro libro. Sono lieta che i coniugi Marchisio abbiano vinto la loro battaglia per una quotidianità migliore. Queste pagine esprimono speranza e amore, ma testimoniano anche bisogni spiccioli concreti, quotidiani, che ci auguriamo vengano soddisfatti.
Come diceva il grande Fabrizio de André: - Che la pietà non vi rimanga in tasca – regalate e regalatevi il nostro libro per assicurare sostegno”. Reviglio ha poi passato la parola a Rossella Morra medica chirurga, specialista in anestesia e rianimazione, che svolge un’attività di libera professionista sul territorio utilizzando tecniche di medicina manuale e manipolativa, in un contesto di terapia del dolore, ed è anche Assessore alle Politiche Giovanili, Sport e Benessere ad Avigliana.
La Dottoressa ha poi spiegato minuziosamente il potere benefico dei pini e della montagna in genere ormai comprovata come quasi certa ma “temporanea” guarigione sul Parkinson che avviene anche durante attività sportive varie, come comprova Gianni Zullo, coach dell’ETP ideatore del protocollo “Educational Tennis Parkinson” che aiuta tramite il gioco del tennis persone affette da questa patologia (solo in Italia sono oltre quattrocentomila) e che ha visto attraverso i filmati di Lodovico Marchisio, un filo d’unione perché alcuni momenti possono servire ad entrambi le discipline. È poi intervenuto Beppe Gavazza, dedito alle scienze naturali per formazione CAI e autodidatta, socio Pro Natura Torino e CAI sez. Uget Torino, organizzatore di escursioni e manutentore sentieri in entrambe le associazioni, Consigliere nel Direttivo Uget, ispettore del rifugio Rey e coordinatore responsabile del Gruppo Escursionismo TAM CAI Torino e Uget Torino, che ha portato prima di tutto i saluti del presidente LPV TAM interregionale Maria Grazia Gavazza; poi, nel suo intervento ha ribadito che anche il CAI nella sua “Montagna Terapia” fa molto per i diversamente abili e quelli che soffrono di depressione. Ha preso poi la parola Marina Portigliatti, che sarebbe riduttivo definire “correttrice di bozze” perché ha seguito tutta “la genesi” del testo, entrando nella sua anima, correggendo e riducendo le bozze senza però cambiare mai, o modificare come fa ogni brava professoressa come lei, le frasi dirette dei protagonisti della vicenda.
Quindi è intervenuta Roberta Selvo, artefice dell’incontro tra Lodovico e Roberta che ha riportato con commozione quei momenti dimostrando che la montagna terapia è stata anche per lei sostanziale durante un periodo di grave depressione che ha vissuto per la morte del suo adorato papà. Prima dei due autori sono anche intervenuti il poeta e narratore Luigi Angelino (in arte “L’Angelino”) che ha ricordato la sua “opera poetica” intagliata e collocata su targhe in legno sul sentiero “Poesie in cammino” situato sopra Valgioie.
Inoltre ha avuto parole di elogio e affetto sincero per Roberta e Lodovico.
Le stesse parole di apprezzamento sono giunte anche da Silvio Amprino, presidente dell’Associazione Amici di Avigliana. Ora è la volta di Lodovico Marchisio che presenta con l’aiuto di sua moglie, i video commentati da lui stesso e girati da suo figlio Walter, presente in sala con la sua compagna Veronica e la nipotina Kayla. In questi spezzoni si dimostra in modo eclatante come l’autore quando arrampica in montagna guarisce momentaneamente dal Parkinson che riemerge quando torna alla vita di tutti i giorni. Si è deciso in questa stessa sede di progettare un altro libro molto più approfondito sull’argomento Parkinson con specialisti del settore.
Quindi prende la parola Roberta Maffiodo che afferma che “La depressione si può vincere”e illustra alcuni esempi che lo dimostrano ed indica che la montagna ed i suoi pericoli adrenalinici l’hanno fatta tornare più sicura di sé. A seguire ha recitato la poesia “L’amicizia” di Mauro Carlesso (socio del GISM - Gruppo Italiano Scrittori Montagna) concludendo la serata con il canto “Le mie valli” ottenendo applausi scroscianti.