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CULTURA | 30 marzo 2024, 19:04

Segnali preoccupanti che non devono essere ignorati

La ferma condanna dell'episodio di simboli nazisti: lode per la Dirigente Scolastica e la Sovraintendente agli Studi

CAPPELLA DEI PARTIGIANI DI AMAY

CAPPELLA DEI PARTIGIANI DI AMAY

Recentemente, l'Istituzione scolastica "Abbé J.M. Trèves" di Saint-Vincent ha affrontato un momento di estrema gravità quando una svastica è stata disegnata su una lavagna, seguita da altri segni su muri e banchi, e persino da immagini condivise di professori vestiti come Hitler. Questo evento ha scosso profondamente la comunità scolastica e ha richiamato l'attenzione sull'importanza di affrontare con fermezza e coraggio il risorgere di simboli e atteggiamenti legati all'ideologia fascista e razzista.

L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) della Valle d'Aosta ha accolto con favore e gratitudine la presa di posizione della Dirigente Scolastica, Antonella Dallou, e dei docenti del consiglio della classe 3^B della scuola secondaria di primo grado di Saint-Vincent. È stato evidenziato quanto sia fondamentale non sottovalutare o minimizzare gesti come questi, poiché richiamano alla memoria eventi tragici della storia italiana ed europea. L'inizio dell'ideologia fascista, le leggi razziali del 1938 e l'orrore dei campi di concentramento e di sterminio non possono essere dimenticati né banalizzati.

Il Presidente dell'ANPI della Valle d'Aosta, Nedo Vinzio, ha definito questo episodio come un "segnale preoccupante", soprattutto considerando l'impegno profuso dall'Istituzione Scolastica "Abbé J.M. Trèves". Vinzio ha sottolineato l'importanza delle iniziative educative promosse dalla scuola, come l'incontro dei ragazzi con ricercatori e l'analisi di opere fondamentali come il "Diario di Anna Frank" e "Se questo è un uomo", in occasione degli 80 anni dall'arresto di Primo Levi ad Amay.

L'ANPI ha inoltre elogiato le parole della Sovraintendente agli Studi, Marina Fey, che si è dichiarata disponibile a creare nuovi momenti di confronto con gli alunni. In un contesto in cui il revisionismo storico sembra dilagare, è fondamentale respingere qualsiasi tentativo di riscrivere o negare il passato. La lotta contro l'indifferenza, la rassegnazione e l'ignoranza è un impegno imprescindibile per nutrire una cultura democratica e promuovere un futuro basato sui valori della pace, della tolleranza e della giustizia sociale.

In questo momento critico, è importante riconoscere il coraggio e la determinazione della Dirigente Scolastica, dei docenti e della Sovraintendente agli Studi nel condannare fermamente tali manifestazioni di intolleranza e nel promuovere un ambiente educativo basato sui principi di rispetto, uguaglianza e solidarietà.

pi/elca

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