/ FEDE E RELIGIONI

FEDE E RELIGIONI | 26 settembre 2023, 08:00

Leopoli, Krajewski inaugura la Casa di accoglienza per mamme, bambini e poveri

L'elemosiniere del Papa, tornato da qualche giorno in Ucraina, benedirà oggi la struttura che è dotata anche di una grande mensa per chi non ha mezzi: "È un simbolo della possibilità di essere buoni anche in tempo di guerra". Il porporato visiterà assieme al nunzio apostolico il reparto ospedaliero per i soldati

Leopoli, la Casa che accoglierà le mamme con bambini e una grande mensa per i poveri

Leopoli, la Casa che accoglierà le mamme con bambini e una grande mensa per i poveri

Don Paweł Rytel-Andrianik e Benedetta Capelli

A Leopoli è stata inaugurata una casa particolare. È la casa per i rifugiati dai territori minacciati dalla guerra, in particolare da quelli al confine con la Russia. La Casa è stata costruita in tempi molto difficili, perché la prima pietra è stata posta durante la pandemia da Covid e successivamente i lavori sono continuati durante la guerra. Ospiterà circa 50 persone, che potranno dormire e ricevere pasti, è sarà dotata anche di docce e di una enorme mensa per i poveri”,  ha dichiarato il cardinale prefetto del Dicastero per il Servizio della Carità.

Una delle stanze della Casa di accoglienza

Una delle stanze della Casa di accoglienza

La Casa, un pezzo di Vangelo

Il porporato ha sottolineato che la Casa "è sorta grazie alla bontà di cuore, a cominciare dal Santo Padre Francesco, di molti benefattori. È stato possibile costruirla in un tempo così difficile, nonostante le continue sirene di allerta che richiamavano gli operai, i quali se non erano le sirene venivano chiamati dall’esercito. Ma quando si tratta delle opere di Dio, vengono sempre terminate”.  Il cardinale Krajewski ha poi detto che "aprendo questa casa siamo in mezzo del Vangelo. Il modello qui è Gesù che dalla mattina alla sera andava a cercare le persone bisognose, le persone che soffrono e coloro che avevano bisogno di aiuto". Anche noi, ha soggiunto, "possiamo fare il bene, quindi lo facciamo”.

Una stanza in via di rifinitura

Una stanza in via di rifinitura

Condividere la bontà

Il prefetto del Dicastero per il Servizio della Carità ha anche chiarito che la casa è stata costruita a Leopoli "perché vi sono molti rifugiati che non vogliono abbandonare il loro Paese" e si fermano a Leopoli, a 80 chilometri dal confine con la Polonia, "perché qui si sentono al sicuro, ma attendono il momento che restituirà loro la speranza di poter tornare nelle proprie case". Il porporato ha ringraziato Dio per la possibilità che la struttura abbia potuto essere costruita. A prendersi cura della casa saranno le suore di S. Fratel Alberto che, "come il loro fondatore - ha evidenziato il cardinale Krajewski - desiderano condividere l’amore e la bontà, vogliono essere buone come il nostro pane quotidiano”.

La visita ai soldati feriti

All'inaugurazione della Casa seguirà un altro momento per il porporato che, assieme al nunzio apostolico in Ucraina, si recherà in ospedale in visita a un reparto di soldati giunti dalla linea del fronte e curati a Leopoli. "Li andiamo a trovare a nome del Santo Padre. Vogliamo pregare con loro e stare con loro”, ha concluso il cardinale Krajewski.

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore