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Camminar pensando | 19 settembre 2023, 08:00

Lodovico Marchisio Un eclettico scrittore alpinista

La montagna per Lodovico è sempre stata anche un sogno da condividere sì con alpinisti e compagni di cordata ma anche e soprattutto con la gente comune

Lodovico Marchisio alla Sacra di San Michele (Ph. Mauro Carlesso)

Lodovico Marchisio alla Sacra di San Michele (Ph. Mauro Carlesso)

Per  iniziare a raccontare la storia dell’amico Lodovico Marchisio trovo significativo cominciare dal presente.

L'indomito Lodovico infatti, nonostante il fisico aggredito dagli acciacchi del tempo e da alcune fastidiose patologie, non molla la presa. Nel vero senso della parola. Da inossidabile alpinista ancora arranca e si aggrappa a spuntoni e roccette che va oggi infaticabilmente cercando sul territorio a lui caro della Val di Susa. Certo oggigiorno sono spuntoni e roccette adeguate alla sua condizione fisica. Ma l'istinto alpinistico che lo ha contraddistinto fin dalla giovane età è tutt'altro che sopito.

Già, parliamo di età. Nato nella provincia di Torino settantasei anni fa, assecondato dagli amati genitori ha sempre inseguito, tra gli studi umanistici ed il lavoro bancario, il sogno della montagna. Un sogno, nel suo caso, pervasivo e totalizzante. Un sogno inteso come realizzazione di sé stesso, di tutto sé stesso: per la montagna ha fatto e dato tutto. E questo suo darsi alla montagna accade da sempre e, come detto, financo adesso in questi suoi anni complicati.

In prossimità della vetta del Pan de Sucre -Colle dell’Agnello- (Ph. Mauro Carlesso)

E la montagna per Lodovico è sempre stata anche un sogno da condividere sì con alpinisti e compagni di cordata ma anche e soprattutto con la gente comune. In tempi ancora deregolamentati dagli attuali forsennati obblighi, norme e divieti nel condurre in montagna persone desiderose di scoprirne il fascino, Lodovico si è prodigato nell'organizzare gite alpine ovunque. Dotato di un'affabulazione non comune, riusciva a catalizzare attorno a sé gruppi cospicui di persone che conduceva nei luoghi più stravaganti ed affascinanti del nostro Bel Paese e non solo.
Organizzatore provetto riusciva a riempire anche due pullman facendo trascorrere ai gitanti indimenticabili esperienze quando non delle vere e proprie avventure in luoghi affascinanti come, ad esempio, le Calanques, il Verdon, la ligure "via dei tubi" etc. 

Circa queste esperienze a suo merito va ricordato che è stato referente del Gruppo Escursionismo del Circolo UNICREDIT Piemonte e Valle d’Aosta con sede a Torino, socio onorario e fondatore della Sottosezione CAI-GEB (Gruppo Escursionisti Bancari) del CAI Sezione di Torino. Fa ancora parte della Commissione Gite TAM (Tutela Ambiente Montano) del CAI Sezione di Torino e CAI UGET unificati. È stato anche accompagnatore del CAI (AE) ed operatore regionale titolato ORTAM a difesa del territorio montano. È socio onorario GAE (Guide Ambientali Escursionistiche).

Ma Lodovico oltreché un appassionato e professionale organizzatore di gite sociali è anche un alpinista di tutto rispetto avendo al suo attivo la salita di 38 quattromila delle Alpi (96 con le ripetizioni), dal Monte Rosa al Monte Bianco passando dal Cervino oltre al raggiungimento di quasi 1.900 vette su Alpi e Appennini con oltre 2.800 ripetizioni.
Ma all’interno di tutto questo alpinismo Lodovico ha trovato una sua particolare rappresentazione, quasi una specializzazione, nelle scalate di quelle formazioni rocciose a forma di guglie e monoliti. Per anni la "caccia" a queste meraviglie della natura immerse nei boschi od isolate su prati o pendii dai quali si slanciano è stata un eccezionale propulsore facendo diventare Lodovico Marchisio un vero e proprio esperto del settore. In proposito sono suoi diversi libri e raccolte inerenti proprio questi singolari fenomeni naturali spesso tralasciati dall'alpinismo classico.

Sul Sasso di San Zenobi -Appennino tosco romagnolo- (Ph. Mauro Carlesso)

Ed è su diverse di queste strutture rocciose che Lodovico ha aperto ben 34 vie di arrampicata di tutte le difficoltà tra le quali la più emblematica ed avventurosa sulla Perda Liana in Sardegna.

Piuttosto noto nell'ambiente alpinistico, nella sua vita ha avuto occasione di scalare e collaborare come scrittore e come conferenziere (ha condotto lezioni sull'ambiente come docente in diverse UNITRE (Università delle tre età) con personaggi del calibro di Mauro Corona, Giancarlo Grassi, Franco Perlotto ed altri.
Ed è nella scrittura che Marchisio ha trovato la sua naturale e completa espressione. Giornalista pubblicista con all'attivo 27 pubblicazioni tra guide, romanzi e raccolte di poesie collabora da alcuni anni in maniera continuativa con il presente quotidiano on line AostaCronaca dove cura una rubrica dal suggestivo titolo “Vite in ascesa”.

In passato ha avuto modo di collaborare con svariati giornali e riviste specializzate sui temi della montagna e dell'ambiente. In particolare è stato presente sulle riviste ufficiali del CAI, (La Rivista e Lo Scarpone), sui periodici La Valsusa, Vita Diocesana Pinerolese, Il Monviso, Panorami, sulla centenaria rivista Giovane Montagna nonché sulle pubblicazioni del GISM, lo storico Gruppo Italiano Scrittori di Montagna del quale è socio accademico da decenni.

È membro effettivo della redazione di "Monti e Valli", rivista del CAI Sezione di Torino e membro del direttivo dell'AASAA (Auteurs Associes de la Savoie e de l’Arc Alpin).

È anche socio Onorario de "Il Club dei Cento" (Gruppo Culturale di Radio Italia Uno).

In azione sulla Ferrata Giorda alla Sacra di San Michele (Ph. Mauro Carlesso)

Attivissimo anche sul fronte animalista è stato responsabile della Croce Gialla di Torino (associazione volontaria di soccorso e protezione animali). Interessato anche alla settima arte è stato per anni critico cinematografico redigendo recensioni e partecipando a diverse edizioni del Film Festival di Torino. 
E padre di due figli, Walter e Stella ai quali ha trasmesso la passione per la montagna al punto che Stella è stata anche campionessa italiana di arrampicata sportiva.

Oggi i tempi delle gite e delle avventurose scalate fanno parte di un glorioso passato che non manca di allietare le sue giornate nella quiete della sua casa di Avigliana da dove, affacciandosi al balcone può esplorare con lo sguardo la Sacra di San Michele con le sue ardite pareti e l'impegnativa via ferrata che lo ha visto tante volte protagonista.

È una storia troppo breve quella qui descritta che non può contenere tutta la vivacità e la poliedricità di un personaggio che non smette di stupire con le sue idee e fantasie nel presente come sempre ha fatto in passato. E di questa vitalità che ancora oggi deborda ne sono certo in virtù dell’amicizia fraterna che mi lega a lui da oltre quarant’anni.

Lodovico Marchisio con l’autore alla Cima di Morissolo (Ph. Archivio Marchisio)

Mauro Carlesso Scrittore e camminatore vegano

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