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ECONOMIA | 05 aprile 2023, 13:11

Più di 1200 assegni del redito di cittadinanza in Valle d'Aosta

Il dato è emerso durante la risposta dell'assessore regionale allo Sviluppo economico Luigi Bertschy ad un'interpellanza di Christian Ganis (Lega)

Più di 1200 assegni del redito di cittadinanza in Valle d'Aosta

Dal 2019, anno di entrata in vigore della misura, in Valle d'Aosta, 1.212 beneficiari del reddito di cittadinanza sui 2.153 totali hanno avuto almeno un avviamento lavorativo nei 18 mesi di fruizione del beneficio.

La maggioranza delle assunzioni riguarda il settore turistico (1.071 totali), seguono noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (526), l'agricoltura, silvicoltura e pesca (375), la sanità e assistenza sociale (293), il commercio (272) e il lavoro domestico (200).

Grazie alle chiamate pubbliche e ai concorsi ci sono stati ulteriori 170 avviamenti. "Rispetto, invece alle segnalazioni di eventi di condizionalità per mancata accettazione di offerta congrua o di politica attiva si registrano, dal 2019, 21 segnalazioni a carico di 19 differenti beneficiari", aggiunge l'assessore. Al 13 marzo scorso, sono invece 432 le domande accolte e notificate ai Centri per l'impiego da parte dei cittadini valdostani che percepiscono il reddito ma che si trovano nelle condizioni di accettare delle proposte di lavoro. Di questi, 214 sono stati inviati al servizio sociale per la presa in carico; 97 sono tenuti alla stipula del Patto per il Lavoro e, pertanto, tenuti alla partecipazione ad un percorso di inserimento lavorativo; 16 sono, attualmente, in fase di convocazione. Un centinaio sono invece stati esclusi o esonerati per la frequenza regolare a corsi di studi o tirocini, età, lavoro subordinato superiore a 8.174 euro annui o da lavoro autonomo superiore a 5.500 euro o motivi di salute.

L'assessore Bertschy (nella foto) sottolinea la necessità di una revisione della misura, emersa anche ieri durante l'incontro tra glia assessori regionali e il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone: "Il punto cruciale sul quale si vuole porre l'attenzione è una più accurata identificazione delle categorie fragili e in condizioni di povertà sia assoluta che relativa- dice Bertschy- sulle quali indirizzare una misura di sostegno al reddito ad intensità variabile, distinguendola dalla categoria degli occupabili che, nei fatti, si è mostrata decisamente più ridotta nei numeri, ai quali proporre politiche attive del lavoro che ne favoriscano l'inserimento e il reinserimento".

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