AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA
Mercoledì 29 marzo
Cattedrale – ore 18.00
S. Messa e Adorazione eucaristica
per la Quinta Stazione quaresimale cittadina
Giovedì 30 marzo
Cattedrale – ore 10.00
S. Messa Interforze in preparazione alla Pasqua
Venerdì 31 marzo
Vescovado – mattino
Udienze
Seminario Maggiore – ore 17.30
Riunione della Consulta delle Aggregazioni laicali
LE MESSAGER RICORDA saint Second
La San Firmino di Viviers Vescovo
La diocesi di Viviers fu eretta nel IV secolo. Inizialmente la sede episcopale fu nella città di Alba Helviorum, (l'odierna Alba la Romaine. Le fonti ricordano come protovescovo sant’Ianuario (Januarius).
Quando i barbari misero a ferro e a fuoco Alba, i vescovi trasferirono la loro sede nella città di Viviers, intorno alla seconda metà del V secolo.
San Venanzio è il primo vescovo documentato, che partecipò, nel 517, al concilio di Epaon.
Originariamente la diocesi era suffraganea di Arles, come stabilito da Papa Zosimo e confermato nel 450, da Leone Magno.
Una situazione che rimase invariata fino a quando, nel XII secolo, papa Callisto II, assegnò la sede di Viviers alla arcidiocesi di Vienne.
Il 29 novembre 1801, con una propria decisione di papa Pio VII, la diocesi fu soppressa ed accorpata a quella di Mende.
San Firmino, nella lista episcopale più antica della diocesi, redatta nel decimo secolo è collocato al dodicesimo posto dopo Melanio. In alcune liste è stato inserito al tredicesimo posto.
In entrambi i casi, prima di lui figura Melanio II menzionato nel 545, e dopo di lui rispettivamente, Sant’Eucherio e sant’Aulo.
Si tramanda che San Firmino fosse un nobile gallo-romano, che donò alla Chiesa tutti i suoi beni verso la fine del VI Secolo.
La sua festa nel proprio della diocesi era fissata nel giorno 11 ottobre.
Con un apposito decreto la festa dei Santi vescovi Firmino, Aulo, Eumaco e Longino venne fissata nel giorno 29 marzo.
Il sole sorge alle ore 7,23 e tramonta alle ore 19,50.
La Quaresima è il tempo «per spogliarci della pretesa di bastare a noi stessi e della smania di metterci al centro, di essere i primi della classe, di pensare che con le nostre sole capacità possiamo essere protagonisti della vita e trasformare il mondo che ci circonda». (Papa Francesco)