/ ATTUALITÀ

ATTUALITÀ | 01 marzo 2023, 20:40

Margherita Cassano: nuovo primo presidente della Cassazione

Prima donna chiamata a ricoprire un ruolo così importante. Le motivazioni: «Un percorso

Margherita Cassano

Margherita Cassano

Margherita Cassano nominata all’unanimità quale nuovo primo presidente della Corte di Cassazione. A presiedere la seduta del Plenum è stato il capo dello Stato Sergio Mattarella. 

Il profilo di Margherita Cassano, prima donna a guidare la Cassazione

Nata nel 1955 a Firenze, ma di origini lucane, Cassano è figlia di un alto magistrato, Pietro Cassano, che ha presieduto molti processi negli anni di piombo, compreso quello che ha portato alla condanna di Renato Curcio. In magistratura dal 1980 e addetta al settore penale, dal 1981 al '98 è stata pm a Firenze, dove si è occupata di importanti indagini su associazioni di stampo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti. Dal 1998 e per quattro anni è stata togata di Magistratura Indipendente al Csm.

Rientrata in ruolo dopo l'esperienza a Palazzo dei Marescialli, Cassano dal 2003 ha lavorato in Cassazione come consigliere: ha fatto parte, oltre che delle Sezioni Unite, della prima sezione penale, dove è stata relatrice della sentenza di condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa dell'ex senatore di Fi Marcello Dell'Utri.

Dal gennaio 2016 ha presieduto poi la Corte d'appello di Firenze dove è rimasta fino al 15 luglio 2020, quando è stata nominata presidente aggiunto della Cassazione, prima donna a raggiungere un ruolo così importante presso la Suprema Corte. A correre per il posto attualmente occupato

Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Assemblea Plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura per la nomina del Primo Presidente della Corte di Cassazione

Rinnovando il saluto al Vicepresidente, al Presidente Curzio, al Procuratore generale e a tutti i Consiglieri, a conclusione di questa seduta vorrei formulare le congratulazioni, interpretando il sentimento del Consiglio intero, alla Presidente Margherita Cassano per la nomina a Primo Presidente della Suprema Corte di Cassazione.

Sappiamo tutti che si tratta della prima donna chiamata a ricoprire questo ruolo così importante.

Questo aspetto non ha influito sulla nomina, ma desidero anch’io sottolinearlo - come è stato fatto - ricordando che cinque giorni fa ricorrevano sessant’anni dall’entrata in vigore della legge che ha immesso le donne in magistratura. Ed è un’occasione importante – come poc’anzi ricordava il Presidente Curzio - per la Repubblica, oltre che per l’ordine giudiziario.

La proposta formulata e gli interventi che si sono succeduti in questa seduta hanno posto in evidenza l’eccellente profilo professionale della Presidente Cassano. Come è stato ampiamente ricordato, nell’arco della sua carriera ha svolto funzioni sia requirenti sia giudicanti, esercitando incarichi direttivi prima nel merito e quindi presso la Corte di Cassazione. In ogni incarico ha mostrato doti e attitudini di elevato livello.

Le sue doti di professionalità, riconosciute ovunque e universalmente, trovano ulteriore fondamento nella sua attività di studio e di ricerca, per le quali ha rappresentato un importante punto di riferimento per l’attività formativa promossa oggi dalla Scuola Superiore della Magistratura.

Sono certo che il suo contributo sarà prezioso anche per i lavori di questo Consiglio e del Comitato di Presidenza. Ne conosce bene i meccanismi, avendo - come è stato ricordato - fatto parte del Consiglio Superiore nel periodo fra il ‘98 e il 2002.

L’unanimità dei consensi, espressione dell’apprezzamento del suo valore, rappresenta il riconoscimento dell’autorevolezza della Presidente Cassano. Le rivolgo gli auguri più grandi.

Desidero anche formulare un riconoscimento nei confronti del Dottor Giorgio Fidelbo, che ha ritirato la sua domanda, che ha comunque consentito di far apprezzare le sue doti professionali.

La Presidente Cassano tra qualche giorno succederà al Presidente Pietro Curzio, al quale desidero anch’io, associandomi alle espressioni significative manifestate in questa occasione dai Consiglieri intervenuti, esprimere il ringraziamento più sentito per l’impegno intenso e qualificato che ha caratterizzato costantemente la sua lunga, eccellente e apprezzata attività di magistrato.

In questi ultimi anni ha guidato la Corte Suprema, svolgendo sapientemente la sua funzione di indirizzo e di coordinamento, consolidando il rapporto di fiducia con i magistrati e con il personale amministrativo della Corte: rapporto che è stato alla base della piena collaborazione ottenuta.

Ha conseguito risultati importanti, raggiunti dalla Cassazione con la sua guida, non soltanto in termini di efficienza.

Non ho molto da aggiungere a quanto è stato detto, ma vorrei sottolineare che ho sempre molto apprezzato le sue relazioni sull’amministrazione della giustizia, caratterizzate da analisi acute e da rigore nelle valutazioni, con considerazioni di rilievo e, tra queste, il richiamo alla necessità di assicurare certezza del diritto e uniformità dei criteri di giudizio, nonché l’esortazione al reciproco rispetto dei ruoli e alla distinzione delle funzioni tra i poteri dello Stato.

Non va dimenticato come il rispetto di questa condizione sia strettamente correlato all’indipendenza.

Il suo contributo è stato prezioso anche per l’attività di questo Consiglio e del suo Comitato di Presidenza, nell’ambito dei quali ha sempre agito senza alcun condizionamento, con equilibrio e con piena e apprezzata indipendenza.

Al Presidente Curzio rivolgo quindi un saluto di grande riconoscenza insieme agli auguri più intensi per il suo futuro.

Concludendo, vorrei esprimere l’auspicio che la tempestività oggi dimostrata dal Consiglio possa costantemente caratterizzare il mandato consiliare appena iniziato, così da assicurare la dovuta celerità alle nomine dei dirigenti.

Auguri di buon lavoro.

red

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore