Il Gruppo pronto ad accompagnare le imprese che presenteranno progetti nell’ambito del “Fondo rotativo imprese” promosso dal Ministero del Turismo per investimenti in sostenibilità, digitalizzazione e riqualificazione energetica delle strutture ricettive. Dal 2020 ad oggi già erogati 6,7 miliardi di euro al settore turistico. A disposizione la piattaforma “Incent Now” per agevolare l’accesso ai bandi pubblici previsti dal PNRR.
Intesa Sanpaolo conferma e rafforza il proprio supporto al comparto turistico con un nuovo accordo siglato con Confindustria Alberghi, stanziando un ulteriore plafond dedicato di 2 miliardi di euro e impegnando Banca e Associazione in un percorso comune a sostegno delle imprese del settore, in particolare quelle che presenteranno progetti in linea con gli obiettivi del Fondo Rotativo Imprese appena attivato dal Ministero del Turismo.
L’accordo, promosso dal Responsabile della Divisione Banca dei Territori del Gruppo, Stefano Barrese, e dalla Presidente dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Maria Carmela Colaiacovo, si focalizza in particolare sull’immediata disponibilità di Intesa Sanpaolo ad accompagnare i progetti che le imprese del settore presenteranno nell’ambito degli obiettivi del FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti nel turismo). Uno strumento, con una dotazione finanziaria di 1,38 miliardi di euro, la cui documentazione è accessibile dal 30 gennaio sulla piattaforma web di Invitalia, con possibilità di inviare le domande di ammissione al bando a partire dal primo marzo.
La misura di sostegno è rivolta a investimenti inerenti sostenibilità, digitalizzazione, riqualificazione energetica e antisismica delle strutture ricettive, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, realizzazione di piscine termali, acquisto o rinnovo di arredi. Accanto ai contributi diretti alla spesa dal Ministero del Turismo e al finanziamento agevolato da CDP è previsto l’abbinamento con un finanziamento bancario di pari importo e durata erogato da una banca che, come Intesa Sanpaolo, abbia aderito alla relativa Convenzione tra Ministero del Turismo e ABI.
In coerenza con le finalità e gli obiettivi del FRI-Tur, l’accordo tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Alberghi si propone dunque di accompagnare le imprese nella riqualificazione e nell’aumento degli standard qualitativi delle strutture ricettive italiane, secondo principi di sostenibilità ambientale e la digitalizzazione del modello di servizio, con strumenti dedicati messi a disposizione dalla banca, al fine di favorire un salto di qualità dell’offerta turistica nazionale e attrarre di conseguenza maggiori flussi turistici.
Per sostenere le imprese del settore e l’accesso alle misure previste dal cosiddetto “Bonus Turismo”, già lo scorso anno il Gruppo aveva innalzato a 1,2 miliardi di euro il plafond a diposizione delle imprese turistiche, oggi interamente utilizzato, rendendosi da subito disponibile ad individuare le migliori soluzioni che potessero abilitare l’accesso alle misure di sostegno pubblico.