AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA
Martedì 10 gennaio
ore 8.45-12.45
Riunione in videoconferenza del Comitato CEI per la valutazione
dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell'edilizia di culto
Mercoledì 11 gennaio
ore 8.45-12.45
Riunione in videoconferenza del Comitato CEI per la valutazione
dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell'edilizia di culto
Giovedì 12 gennaio
Vescovado - mattino e pomeriggio
Udienze
Venerdì 13 gennaio
Seminario - ore 17.30
Riunione della Consulta diocesana delle Aggregazioni laicali
Sabato 14 gennaio
Cattedrale - Pont Suaz - ore 6.00
Pellegrinaggio mensile a N.-D. de Pitié
Domenica 15 gennaio
Torino, Cattedrale - ore 15.00
Ordinazione episcopale di Mons. Alessandro Giraudo
Vescovo Ausiliare di Torino
LE MESSAGER RICORDA saint Aldo – Marcien - Guillaume
La Chiesa celebra Sant' Aldo Eremita
Secondo la tradizione, l'eremita Aldo - vissuto in un'epoca imprecisata tra l'VIII e il l'XI secolo -, era un carbonaio che scelse la vita "ritirata" molto probabilmente nella forma portata a Bobbio da san Colombano. Il monachesimo irlandese, infatti, era basato sua una forma mista: ogni monaco costruiva la propria cella vivendoci da solo, ma poi condivideva alcuni momenti comunitari e durante il giorno si dedicava a un'occupazione o un mestiere. Le testimonianze storiche su sant'Aldo riguardano l'antichità del culto e il luogo della sepoltura a Pavia nella cappella di San Colombano, dalla quale venne poi traslato nella basilica di San Michele, a Pavia, che fu un tempo capitale del Regno dei Longobardi. E’ probabile, infatti, che sangue longobardo scorresse nelle vene del Santo eremita, o così almeno fa pensare l’origine del suo nome, che la parola longobarda “ald”, con il significato di vecchio.
Il sole sorge alle ore 8,10 e tramonta alle ore 17,03.
“La pace non è soltanto assenza di guerra, ma una condizione generale nella quale la persona umana è in armonia con sé stessa, in armonia con la natura e in armonia con gli altri. Tuttavia, far tacere le armi e spegnere i focolai di guerra rimane la condizione inevitabile per dare inizio ad un cammino che porta al raggiungimento della pace nei suoi differenti aspetti”. (Papa Francesco)