L’assemblea, che ha visto partecipare circa 80 vigili del fuoco ha votato all’unanimità di intraprendere nuovamente azioni di protesta nei confronti dell’Amministrazione Regionale, rea di non aver rispettato gli impegni sottoscritti e di non permettere condizioni di lavoro decorose ai lavoratori regionali che assicurano il soccorso tecnico sul territorio valdostano.
"Gli impegni presi dalla Presidenza della Regione il giorno 6 luglio durante il precedente stato di agitazione - si legge in una nota congiunta del Segretario Regionale Conapo CS, Roberto Uva; del Segretario Regionale SAVT-FP, Mauro Cretier; del Segretario Regionale FP-CGIL Igor De Belli - avevano creato le condizioni di fiducia che permettevano di revocare lo sciopero previsto per il concerto Jova Beach Party a Gressan, ma il primo di questi impegni risulta essere stato disatteso senza che vi sia stata alcuna formale comunicazione da parte dell’Amministrazione. Infatti, entro il 31 ottobre, non è stata depositata agli atti del Consiglio Regionale nessun disegno di legge di modifica della L.R. 22/2010 al fine della creazione di un comparto autonomo di contrattazione per il personale del Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale della Valle d’Aosta".
Inoltre, durante la sessione consiliare del 1° dicembre, sottolineano i tre segretario è apparsa essere troppo aleatoria e di comodo l’approvazione di un ordine del giorno che “impegna il Governo regionale a predisporre quanto prima e possibilmente entro il 30 marzo il provvedimento legislativo utile all’istituzione di un comparto soccorso e sicurezza della Regione "
C'è da dire che i problemi sofferti dai vigili del fuoco valdostani non si limitano alla sola sfera retributiva e previdenziale, ma impattano fortemente soprattutto sulle condizioni di lavoro e sul pessimo stato in cui versano la Caserma e le altre sedi del Corpo.
Un ambiente di lavoro che non aiuta sicuramente il corretto recupero psico-fisico a seguito dei compiti istituzionali, che ricordiamo essere il soccorso pubblico, o nel quale non sono garantite delle condizioni igienico sanitarie all’altezza di una civiltà moderna e di un servizio pubblico: manca l’acqua calda da mesi in svariate zone della Caserma e i servizi igienici risultano essere in larga parte inutilizzabili.
Queste e tante altre problematiche sono alla base delle richieste di aiuto dei vigili del fuoco i quali, per mestiere e per passione, sono solitamente chiamati a soccorrere gli altri come ricorda il motto del Comando di Aosta: “semper ubique auxilium ferens”.
Non basta dire che i Vigili del Fuoco sono eroi quando salvano la vita altrui. La politica lo deve dimostrare con atti concreti.