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ECONOMIA | 16 novembre 2022, 14:53

Poste italiane sanzionate per omissione nel rilascio Buoni postali

Codacons a disposizione per tutelare i risparmiatori

Giampiero Marovino

Giampiero Marovino

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, sanziona Poste Italiane S.P.A per 1,4 milioni di euro in riferimento alla sua attività di collocamento e di gestione dei Buoni Fruttiferi Postali.

La condotta di Poste Italiane spa  è stata ritenuta idonea a indurre il consumatore in errore in relazione alla prescrizione dell’esercizio dei diritti di credito relativi al Buono sottoscritto. in particolare le pratiche commerciali scorrette contestate sono:

1) in fase di collocamento dei Buoni, Poste ha omesso di indicare la data di scadenza e/o la data di prescrizione di tali titoli, nonché di fornire le informazioni relative alle conseguenze giuridiche derivanti dallo spirare dei predetti termini, e/o ha fornito tali informazioni con una formulazione confusoria e decettiva.

2)  con riferimento ai Buoni caduti in prescrizione nell’ultimo quinquennio, Poste ha omesso di informare i consumatori, titolari di Buoni prossimi alla scadenza del termine di prescrizione, dello spirare di tale termine e delle conseguenze giuridiche derivanti in caso di mancata richiesta di rimborso del titolo entro tale termine, sebbene – avendo ricevuto un numero elevato di reclami da parte della propria clientela – Poste fosse a conoscenza della numerosità di consumatori

3) L’Agcm peraltro ha ritenuto che anche l’attuale apposizione sul Buono della specifica data di scadenza dello stesso, non sia idonea, da sola, ad assicurare la consapevolezza del consumatore sulle conseguenze giuridiche derivanti dalla scadenza del titolo, in mancanza di una chiara indicazione del decorso del termine di prescrizione a partire da tale scadenza e della perdita delle somme investite e degli interessi maturati in mancanza di riscossione del Buono entro il termine di prescrizione.

"AGCM, in sostanza - spiega Giampiero Marovino, presidente Codacons VdA - ha ritenuto che la condotta di Poste, consistente nel rendere, in fase di collocazione dei buoni, un’informazione non idonea relativa alle condizioni temporali che consentono al consumatore di esercitare i diritti di credito relativi al buono postale fruttifero sottoscritto".

Il Codacons, promotore in qualità di parte del procedimento, ritiene che, in conseguenza di quanto accertato dall’Agcm, coloro che sono titolari di Buoni Fruttiferi Postali per i quali Poste ha eccepito la prescrizione possano agire per chiederne il rimborso.

In particolare, possono agire tutti coloro che, in occasione della sottoscrizione dei Buoni, non abbiano ricevuto idonea informativa in ordine alla data di scadenza e/o alla data di prescrizione dei titoli, e alle conseguenze giuridiche derivanti dallo spirare dei predetti termini, o abbiano ricevuto tali informazioni con una formulazione non chiara.        

Considerata l’estrema gravità della vicenda (l’AGCM stima che tra il 2018 e il 24 marzo 2022 i Buoni andati in prescrizione sarebbero pari a 500.000-1.500.000) e l’importante riconoscimento dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, il Codacons ha deciso di attivarsi concretamente per la tutela di tutti i consumatori coinvolti, mettendo a disposizione una diffida per richiedere a Poste il rimborso dei Buoni Fruttiferi Postali prescritti.

red. eco.

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