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FEDE E RELIGIONI | 28 ottobre 2022, 18:00

Almanach de samedi 29 octobre saint Narcisse

Lo slancio di essere nella pace eterna è buono, è santo; ma bisogna moderarlo con la completa rassegnazione ai divini voleri: meglio fare il divin volere sulla terra che godere il paradiso. «Soffrire e non morire», era il motto di santa Teresa. È dolce il purgatorio quando si pena per amor di Dio. (San Padre Pio da Pietrelcina)

Almanach de samedi 29 octobre saint Narcisse

AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA

Domenica 30 ottobre
Cattedrale - ore 7.30
S. Messa

Lunedì 31 ottobre
Seminario - ore 9.30
Riunione del Collegio dei Consultori

LE MESSAGER RICORDA saint Narcisse

La Chiesa celebra San Terenzio di Metz Vescovo

San Terenzio è il diciassettesimo vescovo di Metz.

Nella cronotassi ufficiale dei vescovi della diocesi, figura dopo San Bonolo e prima di San Gossellino.

La sua posizione è stata assegnata dal più antico catalogo dei vescovi della città, compilato intorno al 776 e giunto ai nostri giorni nel cosiddetto “Sacramentario” di Drogone, vescovo di Metz tra gli anni 823 e 855.

San Terenzio visse verso la fine del V Secolo.

Di lui è rimasta una “Vita”, scritta almeno cinque o sei secoli più tardi. In quel testo, poco attendibile, si dice che era nato in Aquitania. Inoltre si afferma, che per farlo vescovo di Metz, lo si era andato a cercare in un luogo solitario, nei dintorni di Treviri, dove si era ritirato a vivere. Sempre in quella biografia si narra, con racconti molto generici, che San Terenzio compì vari miracoli.

Fu sepolto a Metz, il 29 ottobre di un anno imprecisato.

Il vescovo Advenzio, suo successore, trasferì le sue reliquie nell’abbazia di Neumunster. Reliquie che al tempo della Riforma sono state disperse.

La sua festa si celebrava il 29 ottobre.

 

Il sole sorge alle ore 7,53 e tramonta alle ore 18,22.

“La pace non è soltanto assenza di guerra, ma una condizione generale nella quale la persona umana è in armonia con sé stessa, in armonia con la natura e in armonia con gli altri. Tuttavia, far tacere le armi e spegnere i focolai di guerra rimane la condizione inevitabile per dare inizio ad un cammino che porta al raggiungimento della pace nei suoi differenti aspetti.” (Papa Francesco)

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