AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA
Mercoledì 12 ottobre
Saint-Oyen, Monastero Regina Pacis - ore 11.00
S. Messa per il 20° Anniversario di Fondazione
Curia Vescovile - ore 18.00
Riunione gruppo di lavoro "San Bernardo 2023"
Giovedì 13 ottobre
Vescovado - mattino
udienze
Oratorio di Saint-Vincent - ore 20.30
Incontro Zona 4 dedicato alla nuova organizzazione territoriale della diocesi
Venerdì 14 ottobre
Vescovado - mattino
udienze
Aosta, Cinéma Théâtre de la Ville - ore 20.45
2° incontro della rassegna "Testimoni dell'essenziale"
Madre Rosetta Marchese a cura di Sr Francesca Caggiano fma
LE MESSAGER RICORDA saint Séraphin
La Chiesa celebra Santi Amelio e Amico Martiri
Sono commemorati a Mortara (Pavia) dove i loro corpi furono sepolti. Appartengono, secondo gli Atti, al periodo carolingio; ma nella loro vicenda si riscontrano elementi più propri del ciclo bretone di avventura che del ciclo guerriero di Carlo Magno. Tali Atti sono favolosi e i Bollandisti rifiutarono di pubblicarli perché "in omnibus nihil videbit lector, quod factis historicis aliunde notis contrarium non sit". Tuttavia ecco quanto vi si narra. Al tempo di Pipino nacquero due bambini straordinariamente simili, uno "ex comite alvernensi", I'altro "ex quodam milite bericano". Mentre erano condotti a Roma per il battesimo, si incontrarono in Lucca, dove fecero amicizia e alleanza, e quindi andarono insieme a Roma a ricevervi il battesimo dal papa, che al figlio del conte impose il nome di Amelio, al figlio del soldato il nome di Amico. Come ricordo del battesimo ricevuto nel Laterano, ciascuno dei due ebbe in dono dal papa una coppa di legno, ornata d'oro e di pietre preziose; quindi ritornarono entrambi nella propria patria.
Dopo la morte del padre, Amico, a causa di insorte difficoltà ed inimicizie, fu costretto a lasciare la patria; partì allora con dieci servi, per recarsi presso Amelio, nella speranza di essere bene accolto, ma non lo trovò, perché anche questi si era messo in viaggio alla volta di Bericum, per visitare Amico. Dopo molte e varie avventure, Amico, afflitto per non essere riuscito nell'intento e colpito dalla lebbra, ritornò a Roma, dove fu accolto dal papa Costantino, ma dopo tre anni, essendo sopraggiunta una grande carestia, si fece riportare alla casa di Amelio, che, prima di vederlo, non sapendo che fosse l'antico compagno, gli fece apprestare il cibo nella coppa ricevuta dal papa: così si riconobbero.
Il sole sorge alle ore 7,33 e tramonta alle ore 18,48.
“La pace non è soltanto assenza di guerra, ma una condizione generale nella quale la persona umana è in armonia con sé stessa, in armonia con la natura e in armonia con gli altri. Tuttavia, far tacere le armi e spegnere i focolai di guerra rimane la condizione inevitabile per dare inizio ad un cammino che porta al raggiungimento della pace nei suoi differenti aspetti.” (Papa Francesco)