"L'ostessa di Gaby" di Giosuè Carducci
E verde e fosca l'alpe, e limpido e fresco è il mattino,
e traverso gli abeti tremola d'oro il sole.
Cantan gli uccelli a prova, stormiscono le cascatelle,
precipita la scesa nel vallone di Niel.
Ecco le bianche case. La giovine ostessa a la soglia
ride, saluta e mesce lo scintillante vino.
Per le fórre de l'alpe trasvolan figure ch'io vidi
certo nel sogno d'una canzon d'arme e d'amori.
E’ l’ode che il sommo poeta da dedicato alla figlia dell’albergatore dove alloggiò Carducci in occasione delle sue vacanze valdostane. Gaby ha deciso di dedicare un monumento all’autore della poesia. Giosuè Alessandro Giuseppe Carducci è stato un poeta e scrittore italiano. Fu il primo italiano a vincere il Premio Nobel per la letteratura nel 1906. E domenica 2 ottobre sarà inaugurato il monumento, il secondo in Valle d’Aosta.
Un primo monumento, in ricordo delle vacanze valdostane del poeta, morto nel 1907, è stato inaugurato il 9 settembre 1912 a Courmayeur. Si tratta di un busto realizzato dallo scultore Reduzzi. Allora, come ha scritto Chantal Vuillermoz “l’operazione definita da buona parte della presse valdôtaine “un scandale antipatriotique” vista la sua opera denigratoria nei confronti “de notre vallée, de sa langue, de ses traditions, de ses habitants”. A Gaby, invece sarà grande festa, anche se da tempo il monumento accoglie chi sale a Gaby.