Il dibattito, dapprima impostato sulle modalità di controllo del green pass, massivo o a campione, e di comunicazione dell'eventuale assenza del dipendente, laddove sprovvisto del certificato, si è poi incentrato sulla necessità di garantire a tutti i lavoratori, sia pubblici che privati, le condizioni per poter lavorare.
Ed il Savt ha preso l'inziativa di chiedere al Presidente della Regione "di vigilare attentamente affinché nessun lavoratore si trovi nell'impossibilità di prestare il proprio servizio perché non è riuscito a prenotare, nelle tempistiche previste, il necessario tampone: in tal senso, se le strutture private preposte non riescono a soddisfare le richieste, bisognerà potenziare il servizio pubblico".
In una nota il sindacto spiega poi di aver "rimarcato la necessità di creare una corsia riservata per i lavoratori, che devono e/o vogliono fare il tampone, e che sono occupati nei servizi essenziali: questo perché ci riesce difficile immaginare, per esempio, che una squadra di Vigili del Fuoco, in caso di soccorso, possa attendere il collega in fila per il tampone prima di partire".
Per il Savt, infatti, "partire senza alcuni colleghi, significherebbe non poter rendere la prestazione in condizioni ottimali, e questo a discapito della sicurezza sul luogo di lavoro e del servizio reso alla cittadinanza. Discorso, questo, estendibile a tutti quei servizi che sono ritenuti per legge essenziali".
Ma la richiesta è caduta nel vuoto perché, spiega la nota, "la parte datoriale, infatti, preferisce affidarsi “al buon senso dei lavoratori”! Noi abbiamo la sensazione che dalle parti della caserma dei Vigili del Fuoco, e non solo, il buon senso regni sovrano tra i lavoratori già da tempo, e che forse si stia aspettando quello del datore di lavoro, che tarda ad arrivare: l'organizzazione del lavoro, in particolar modo in detti servizi, non può essere rimessa solamente al buon senso".
Durante l'incontro il sincatao di Claudio Albertinelli ha "ribadito la necessità di prevedere un incentivo, da definire in seconda battuta, per coloro che saranno incaricati dell'accertamento della certificazione verde e della contestazione delle violazioni, compiti piuttosto ingrati che genereranno sicuramente discussioni quotidiane. Tale corrispettivo, in ossequio con il quadro normativo vigente, non dovrà generare alcun costo aggiuntivo: a tal fine può essere adoperato il fondo unico aziendale, che tante volte è stato utilizzato per situazioni organizzative particolari, con buona pace di tutte le organizzazioni sindacali".