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FEDE E RELIGIONI | 13 settembre 2021, 00:10

Oggi lunedì 13 settembre Jean Chrysostome saint Aimé

"Solidarietà [...] è pensare e agire in termini di comunità, di priorità della vita di tutti sull'appropriazione dei beni da parte di alcuni. È anche lottare contro le cause strutturali della povertà, la disuguaglianza, la mancanza di lavoro, la terra e la casa, la negazione dei diritti sociali e lavorativi”. (Papa Francesco) - Discorso del Santo Padre ai partecipanti all'incontro mondiale dei movimenti popolari, 28/10/2014

Oggi lunedì 13 settembre Jean Chrysostome saint Aimé

AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA

Lunedì 13 settembre
Vescovado - mattino
Udienze

Martedì 14 settembre
Curia Vescovile - ore 14.30
Riunione della Commissione Paritetica Diocesi di Aosta - Regione
Autonoma Valle d'Aosta per gli interventi di tutela, conservazione
e valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici

Mercoledì 15 settembre
Pianezza - ore 9.30-16.30
Assemblea della Conferenza Episcopale Piemontese

Giovedì 16 settembre
ore 8.45-12.45
Riunione in video conferenza del Comitato CEI per la valutazione
dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell'edilizia di culto

Seminario - ore 17.30
S. Messa per l'inizio dell'anno scolastico

Venerdì 17 settembre
Entrèves, Casa La Madonnina - ore 11.30
Incontro con il Preposito provinciale dei Chierici Regolari Somaschi

Vescovado - pomeriggio
Udienze

Le Messager Valdotain ricorda Jean Chrysostome saint Aimé

La Chiesa celebra San Giovanni Crisostomo Vescovo e dottore della Chiesa

Giovanni, nato ad Antiochia (probabilmente nel 349), dopo i primi anni trascorsi nel deserto, fu ordinato sacerdote dal vescovo Fabiano e ne diventò collaboratore. Grande predicatore, nel 398 fu chiamato a succedere al patriarca Nettario sulla cattedra di Costantinopoli. L'attività di Giovanni fu apprezzata e discussa: evangelizzazione delle campagne, creazione di ospedali, processioni anti-ariane sotto la protezione della polizia imperiale, sermoni di fuoco con cui fustigava vizi e tiepidezze, severi richiami ai monaci indolenti e agli ecclesiastici troppo sensibili alla ricchezza. Deposto illegalmente da un gruppo di vescovi capeggiati da Teofilo di Alessandria, ed esiliato, venne richiamato quasi subito dall'imperatore Arcadio. Ma due mesi dopo Giovanni era di nuovo esiliato, prima in Armenia, poi sulle rive del Mar Nero. Qui il 14 settembre 407, Giovanni morì. Dal sepolcro di Comana, il figlio di Arcadio, Teodosio il Giovane, fece trasferire i resti mortali del santo a Costantinopoli, dove giunsero la notte del 27 gennaio 438.

Il sole sorge alle ore 6,58 e tramonta alle ore19,42

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