Come le altre OO.SS. mediche, anche l’ANPO, con tutti i Primari, condivide in pieno l’obiettivo di vaccinare tutta la popolazione suscettibile, il più rapidamente possibile e prima dell’estate, per raggiungere l’immunità generale. L’ANPO ribadisce, però, che la salute pubblica non può essere ridotta solo e soltanto a “Covid e vaccini”.
L’emergenza pandemica ha messo in evidenza i limiti del nostro Sistema Sanitario e la miopia di scelte che hanno portato a una indiscriminata riduzione delle risorse, in assenza di una adeguata programmazione sanitaria e di sufficienti investimenti per il Sistema Sanitario Nazionale e Regionale. Molti pazienti rischiano, così, di ritardare gravemente interventi di diagnosi e cura, con le prevedibili conseguenze di peggioramento di tutte le patologie acute o croniche.
L’ANPO è convinta che la presente emergenza pandemica possa, invece, essere l’occasione di nuove scelte strategiche e di nuove politiche di crescita, garantendo gli investimenti necessari al Sistema Sanitario Regionale, valorizzando le professionalità sanitarie esistenti e attraendo, al contempo, nuovi professionisti in Valle d’Aosta.
Questo è anche il momento giusto, con la recente stabilizzazione della nuova Direzione Strategica, di affrontare senza indugi la riorganizzazione complessiva dell’Azienda, anche tramite la rapida revisione dell’Atto Aziendale, per pianificare gli investimenti in sviluppo tecnologico e innovazione, per la riorganizzazione della rete sul territorio e per restituire valore alle azioni che, quotidianamente, i professionisti svolgono per il rilancio del sistema sanitario regionale.
Pertanto l’ANPO sarà al fianco di chi vorrà ascoltare le sue proposte, perché le alleanze sono fondamentali per la crescita e il progresso del sistema sanitario regionale
E’ necessario però che anche i Medici di medicina generale e i Pediatri di libera scelta, componenti essenziali della sanità regionale, collaborino, per la propria parte, con i medici ospedalieri, affiancandoli per le attività vaccinali presso le sedi territoriali o presso i loro ambulatori, per la salute pubblica dei pazienti. Senza il loro contributo non sarà possibile raggiungere l’obiettivo di vaccinare entro pochi mesi la maggior parte della popolazione valdostana, perché tale compito graverà quasi esclusivamente sui medici ospedalieri che dovranno pertanto ridurre o sospendere le loro specifiche attività.
In tale modo, i Medici di medicina generale e i Pediatri di libera scelta, potranno efficacemente aiutare la sanità regionale a riattivare le attività specialistiche ospedaliere (visite, interventi chirurgici, screening) che, a causa dell’emergenza sanitaria, sono state ridotte o sospese e che rischiano di rimanere tali, ancora a lungo, senza il valido aiuto di altri professionisti.