Dopo l'improvvida uscita del Presidente del proprio Collegio sindacale per costituire il Comitato Collegamento Cervino-Monterosa, scende ora in campo direttamente la Società Cervino SpA, la società che gestisce gli impianti di risalita nella Valtournenche, per promuovere con una newsletter indirizzata agli operatori turistici e in piena campagna elettorale, la discutibile campagna a favore del Collegamento funiviario Ayas/Cervinia, sulla base delle note e fumose argomentazioni propagandistiche.
La discesa in campo della Società Cervino nella campagna elettorale è particolarmente grave perché si tratta di una società pubblica (partecipata Finaosta all'86,33%) che dovrebbe attenersi alla buona gestione societaria, a realizzare gli interventi concordati con la proprietà pubblica e non a promuovere gli interessi di un Comitato privato.
Di questa discesa in campo la società Cervino dovrà rendere conto. Si diffida formalmente la società Cervino, e i Consorzi turistici finanziati dalla Pubblica Amministrazione, dal continuare a intervenire in modo scorretto e improprio nella campagna elettorale.
Negli ultimi dieci anni la Società Cervino si è occupata più di avventate operazioni immobiliari, quale l'operazione Gran Baita sulla quale sta indagando la magistratura, che non di ammodernare i propri impianti e servizi: ad esempio l'obsoleta sciovia che collega il comprensorio della Valtournenche con quello del Breuil, la dotazione di parcheggi del tutto insufficienti, il rifacimento o lo smantellamento di sette importanti impianti funiviari in disuso da più di trent'anni.
Nel merito, la società Cervino si fa portavoce di argomentazioni infondate e talora false del Comitato Promotore.
Il grande comprensorio
L'idea del grande comprensorio è unicamente un'operazione d'immagine, in realtà sarebbe unicamente un carosello d'impianti perché nel Vallone delle Cime Bianche non sono possibili piste da sci. Quanti prenderebbero 5/6 impianti per venire a fare una sciatina al Bettaforca e altrettanti per ritornare a Zermatt? Una percentuale prossima allo zero.
Impatto ambientale minimo
Una bugia colossale, che dà conto dell'attenzione all'ambiente da parte dei promotori e della stessa società Cervino. Il collegamento perorato prevederebbe una sequenza di 4 cabinovie, di cui 3 nel cuore del Vallone delle Cime Bianche con la posa di piloni ogni 150 metri, cioé 55/60 piloni da Frachey al Colle superiore delle Bianche, senza contare le stazioni intermedie: una devastazione. Neppure un accenno al fatto che il Vallone delle Cime Bianche per gran parte gode della massima tutela ambientale a livello europeo con l'identificativo " IT1204220 - Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa", che prevede l'esclusione di nuove infrastrutture.
Facile accesso ai disabili per vedere le grandi vette
La Cervino SpA, così sensibile a realizzare cabinovie accessibili nel Vallone delle Cime Bianche, perché non pensa prima a rendere accessibile la tratta funiviaria con maestosa vista sul Cervino che da Plan Maison porta al Plateau Rosa?
Neve tutto l'anno
Da anni, la stagione sciistica inizia non appena possono entrare in funzione gli impianti che producono la neve artificiale. Qualora non si potesse più sciare fra Ayas, Gressoney e Alagna, manderemmo tutti al Plateau Rosa e fino a quando? Se lo sci estivo è così attraente perché in estate la metà degli Hotel di Cervinia, a partire da quelli lussuosi, è chiusa?
Per chi non scia
Coloro che vorranno provare una volta nella vita l'emozione di andare comodamente seduti sugli impianti dal Breuil a Zermatt, lo potranno fare salendo a Cervinia con i mezzi pubblici e servizi intervallivi esistenti. Non c'è bisogno di realizzare 4 nuovi impianti di risalita nel Vallone delle Cime Bianche.
Iscrizione completamente gratuita
Chi mette i soldi per la campagna propagandistica di chiaro sapore elettorale?