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AMBIENTE | 02 maggio 2020, 16:21

Legambiente VdA; 'Fase 2 occasione di rinascita economica per la Valle'

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Legambiente VdA; 'Fase 2 occasione di rinascita economica per la Valle'

Con l’approssimarsi della progressiva uscita dal lockdown, anche la Valle si prepara al riavvio delle attività economiche. E' previsto da giugno uno stanziamento di fondi per aiutare la ripartenza di aziende private e di professionisti, nonchè per avviare un piano di opere pubbliche urgenti.

"Ma come verrà declinata la Fase 2 nella nostra regione? - si domandano i vertici di Legambiente VdA -  i replicheranno modi e forme di sviluppo economico già sperimentate e che hanno rivelato tutta la loro fragilità o sapremo cogliere l’opportunità per sperimentare nuove forme di sviluppo sostenibile?".

Per l'associazione ambientalista "la sfida della riorganizzazione del trasporto pubblico e dell’incentivazione della mobilità dolce è solo uno degli aspetti su cui un utilizzo oculato dei fondi a disposizione può fare la differenza". Settori come l’edilizia, il turismo, l’agricoltura, per Legambiente "possono essere al centro di profonde innovazioni, in direzione della sostenibilità ambientale e di un rilancio forte della Valle d’Aosta, come modello avanzato di riconversione ecologica delle attività economiche".

Lo stesso Consiglio Valle ha approvato atti di indirizzo che impegnano l’amministrazione a imboccare la strada della sostenibilità, e per gli ambientalisti valdostani "dare concretezza a queste mozioni di principio sarebbe una vera novità". Molte proposte già esistono. L’edilizia trarrebbe notevole slancio da un rafforzamento degli incentivi per la ristrutturazione degli edifici in vista di un risparmio energetico. Anche un piano di abbattimento/ricostruzione di molte abitazioni realizzate nei primi decenni del Dopoguerra,  difficilmente ristrutturabili, darebbe un contributo significativo alla ripresa del settore.

Agricoltura e zootecnia dovrebbero puntare più decisamente sul rafforzamento e sull’ampliamento delle filiere di eccellenza alimentare, mettendo al centro le piccole e medie aziende, l’uscita graduale dall’uso della chimica in agricoltura, il legame con il turismo dolce.

La ripartenza del settore turistico potrebbe avvenire potenziando l'offerta dell’approccio slow e puntando sull’allungamento della stagione estiva, come indicano molti analisti del settore.

"La Valle d’Aosta può ora potenziare la sua offerta - prosegue Legambiente - diffondendo la presenza turistica sul territorio, mettendo in rete, accanto ai luoghi per cui siamo famosi, innumerevoli angoli ancora sconosciuti e contribuendo alla rinascita della media e bassa montagna e contrastandone lo spopolamento".

In questo contesto" sarà utile sostenere le forme di ospitalità che meglio rappresentano l’accoglienza tipica delle nostre montagne, gli alberghi medi e piccoli provati dal distanziamento sociale e a rischio di chiusura. Potrebbero svilupparsi forme di cooperazione e scambio tra operatori, creazione di reti di ospitalità (albergo diffuso, paese albergo ecc), già sperimentate, in modo episodico, anche in Valle.

"Cambiamenti di modello di sviluppo -  conclude Legambiente - tra l'altro meno appetibili e penetrabili dalla criminalità organizzata così bene insediata chez-nous, consentirebbero infine una sanificazione dell’economia e della politica".

i.d.

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