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FEDE E RELIGIONI | 21 aprile 2020, 08:01

Challand-St-Anselme: Santo Patrono festeggiato sul web con l'omelia del cardinale Biffi (video e audio)

RESTIAMO A CASA - Teologo, filosofo e dottore della Chiesa, Anselmo nasce ad Aosta nel 1033, dove riceve la prima educazione religiosa dalla madre Ermemberga

Un'iconografia di Sant'Ansemlo d'Aosta

Un'iconografia di Sant'Ansemlo d'Aosta

E' del challansin Jean Voulaz l'originale iniziativa social per festeggiare l'anniversario di Anselmo d'Aosta, patrono di Challand Saint-Anselme, cui oggi ricorre il 911esimo anniversario.
A causa del Coronavirus la ricorrenza non può essere pubblica e allora Voulaz propone la suggestiva cerimonia del 900esimo della nascita del Santo alla vera vita, celebrata in Cattedrale ad Aosta nel 2009 alla presenza del cardinale Giacomo Biffi, delegato del Papa. Un'omelia piena di fascino, profonda e quanto mai attuale.

L'omelia del cardinale Biffi e di seguito l'audio musicale

La vita di Sant'Anselmo da Aosta

Teologo, filosofo e dottore della Chiesa, Anselmo nasce ad Aosta nel 1033, dove riceve la prima educazione religiosa dalla madre Ermemberga. A vent'anni, quando muore la madre, Anselmo rompe i rapporti col padre Gondulfo, che non voleva intraprendesse la vita religiosa, e comincia a viaggiare per la Borgogna e la Francia, tra le scuole dei migliori maestri, secondo la tradizione dei clerici vagantes.

All'abbazia benedettina di Le Bec, in Normandia, Anselmo sceglie come maestro il priore Lanfranco di Pavia, divenendo dapprima monaco, poi priore, direttore della scuola del monastero e, infine, abate (1078).

Chiamato in Inghilterra dallo stesso Lanfranco, vi riorganizza la vita monastica. Nel 1093 è eletto arcivescovo di Canterbury, nella famosa cattedrale di Canterbury. In Inghilterra si scontra più volte con i re Guglielmo II ed Enrico I, e per due volte deve così prendere la via dell'esilio e ritornare in Italia. Anselmo morì a Canterbury nel 1109. Fu canonizzato nel 1494 e nominato Dottore della Chiesa nel 1720.

Il pensiero di Sant'Anselmo

Anselmo è ricordato non solo come teologo, ma anche come filosofo. Per Sant'Anselmo, la ragione umana non è in opposizione alla fede; è invece uno strumento essenziale per la speculazione teologica. È talvolta definito il "padre della Scolastica", soprattutto per la ricerca, sviluppata nel Proslogion, di un unum argumentum, un unico principio immediato e fondato solo su sé stesso per dimostrare l'esistenza e gli attributi di Dio. Credo ut intelligam (credo per capire) è la formula con cui Anselmo sintetizza il suo metodo. Immanuel Kant definì questa dimostrazione "prova ontologica dell'esistenza di Dio", sebbene Anselmo non abbia mai usato questa espressione.

Sant'Anselmo in Valle d'Aosta: i luoghi della memoria

In Aosta e dintorni alcuni luoghi e istituzioni richiamano in modo diretto la memoria di Sant’Anselmo.

  • Casa detta di Sant'Anselmo (Aosta, via Sant'Anselmo, 66). È un edificio ricostruito nel XVI secolo, nel quale, secondo una tradizione non documentata, sarebbe nato il santo.
  • Casaforte di La Bagne (Gressan). Di proprietà dei nobili De Balnea, questa casaforte (conosciuta come Torre di Sant’Anselmo) divenne in seguito, secondo lo storico De Tillier, la residenza estiva della famiglia di Sant’Anselmo. È in questa casa che, secondo un’altra tradizione, nacque il santo.
  • Monumento a Sant'Anselmo (via Xavier De Maistre, a lato del Seminario Maggiore). Nel 1909, in occasione dell'ottavo centenario della morte, la cittadinanza decise di erigere in sua memoria questa statua, realizzata dallo scultore A. Stagliano.
  • Seminario Sant'Anselmo (via dei Cappuccini, 2). Fu costruito da mons. Giuseppe Augusto Duc, vescovo di Aosta, negli anni 1889-1891, sulle strutture di un precedente convento di Cappuccini fondato nel 1618 e soppresso dal governo francese nel 1802.
  • Accademia di Sant'Anselmo. Fondata nel 1855, è la più antica istituzione culturale della Valle d'Aosta. (dal sito https://www.lovevda.it/it/cultura/anselmo-da-aosta)
Files:
 Credto ut intelligam non cerco di capire. Secondi vespri in Cattedrale ad Aosta 03 (1.5 MB)

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