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CRONACA | 15 gennaio 2020, 22:23

Gamberoni champagne soldi sesso e vacanze a Brusson ad un magistrato per aggiustare le sentenze

Marco Petrini

Marco Petrini

Prestazioni sessuali, soldi, vacanze a Brusson. Tutto questo in cambio di sentenze favorevoli. Il magistrato Marco Petrini, presidente della II sezione della Corte d’appello di Catanzaro, nonché presidente della commissione provinciale tributaria è stato arrestato con l’accusa di corruzione in atti giudiziari su ordine della procura di Salerno.

Con lui sono finiti in manette altre sette persone, si tratta di Vincenzo Arcuri, Giuseppe Caligiuri, Marzia Tassone (avvocato del foro di Catanzaro), Luigi Falzetta, Emilio Santoro (ex dirigente dell’Azienda ospedaliera di Cosenza), Giuseppe Tursi Prato (ex consigliere regionale), Francesco Saraco (avvocato del foro di Locri, ai domiciliari).

E' quanto emerso dalle indagini avviate nel 2018, condotte dalla Guardia di Finanza di Crotone e dirette dalla Dda in esecuzione di una ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Salerno nei confronti di otto indagati, sette in carcere uno ai domiciliari. Tutti i destinatari delle misure cautelari sono gravemente indiziati, a vario titolo, di corruzione in atti giudiziari, in alcuni casi, aggravata dall'articolo 416 bis.

Quanto emerso da un'attività investigativa supportata anche dagli uomini del Servizio Centrale Operativo Criminalità Organizzata di Roma, è una sistematica attività corruttiva nei confronti del presidente di sezione della Corte di Appello di Catanzaro nonché presidente della Commissione Provinciale Tributaria del capoluogo di regione calabrese.

Gli indagati sono accusati di aver promesso e consegnato al magistrato beni e utilità, prestazioni sessuali comprese, in cambio del suo intervento per ottenere in processi penali, civili o in cause tributarie, sentenze o comunque provvedimenti favorevoli a loro o ad altre persone. Nel corso della perquisizione in casa di Petrini i finanzieri hanno rinvenuto in una busta 7 mila euro in contanti.

E' un quadro inquietante quello svelato dall'inchiesta della Dda di Salerno che ha portato all'arresto, con l'accusa di corruzione in atti giudiziari, di Marco Petrini, presidente di sezione della Corte d'Appello di Catanzaro e della Commissione tributaria provinciale. Proprio uno degli arrestati, un certo Luigi Falzetta, proprietario di una albergo a Brusson, avrebbe messo a disposizione del magistrato la sua struttura per aggiustare alcune sentenze.

red. cro.

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