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FEDE E RELIGIONI | 11 gennaio 2020, 00:10

Oggi sabato 11 gennaio saint Paulin

“La responsabilità politica appartiene ad ogni cittadino, e in particolare a chi ha ricevuto il mandato di proteggere e governare. Questa missione consiste nel salvaguardare il diritto e nell’incoraggiare il dialogo tra gli attori della società, tra le generazioni e tra le culture. Non c’è pace senza fiducia reciproca. E la fiducia ha come prima condizione il rispetto della parola data. L’impegno politico – che è una delle più alte espressioni della carità – porta la preoccupazione per il futuro della vita e del pianeta, dei più giovani e dei più piccoli”. (Papa Francesco)

Oggi sabato 11 gennaio saint Paulin

AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA

Sabato 11 gennaio

Cattedrale - Pont Suaz - ore 6.00

Pellegrinaggio mensile a N.-D. de Pitié

Priorato di Saint-Pierre - ore 9.30

Incontro di formazione per Collaboratori dei Parroci

Domenica 12 gennaio

Aosta - pomeriggio

Incontro Cresimandi zona quinta

Lunedì 13 gennaio

Curia vescovile - ore 9,30

Riunione del Collegio dei Consultori

Martedì 14 gennaio - Giovedì 16 gennaio

Roma

Comitato per la valutazione dei progetti di intervento

a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell'edilizia di culto.

Le Messager Valdotain ricorda sabato 11 gennaio saint Paulin

La Chiesa celebra  San Paolino d'Aquileia Vescovo

La storia di Paolino, nato a Cividale, nel ducato longobardo del Friuli, verso l’anno 730, è strettamente legata al progetto coltivato da Carlo Magno di unificare l’Europa (con l’appoggio del Papa e sotto il segno della Croce di Cristo): fu nella storia il primo vero progetto di Unità europea, intesa anche in senso culturale. A tale scopo il sovrano aveva riunito ad Aquisgrana, nell’'Accademia Palatina' (il prototipo delle future università), un gruppo di sette saggi (il nome più celebre è quello di Alcuino di York) che dovevano aiutarlo nell’impresa, stringendo fra loro una forte amicizia ed elaborando assieme le linee culturali del progetto. E Paolino fu chiamato a farne parte. Gli amici lo definirono «Luce di Ausonia» (cioè d’Italia). Nel 787 fu nominato patriarca di Aquileia (il cui governo abbracciava l’Istria, il Friuli, Padova, Vicenza, Verona, Trento) e si dedicò subito alla riforma della sua Chiesa, riportandone la liturgia all’antica bellezza. Partecipò ai concili del tempo per combattere le sempre insidiose eresie, e intraprese un’ampia attività missionaria verso la Slovenia. Era di ingegno ampio e versatile: s’intendeva di teologia (e ci ha lasciato importanti trattati dottrinali), di letteratura e perfino di musica. Ma le sue composizioni poetico-musicali, che piaceranno perfino a Manzoni e Carducci, avevano sempre un intento didattico. E non c’è quasi comunità cristiana che non abbia una volta o l’altra cantato quell’inno Ubi Caritas et Amor («Dov’è carità e Amore») che ci è stato appunto regalato da san Paolino.

Il sole sorge alle ore 8,10 e tramonta alle ore 16,49

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