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CRONACA | 03 maggio 2019, 07:00

Obbligo prenotazione bivacco Carrel per salire in vetta al Cervino

Cappanna Carrel (foto Studio Cometto srl)

Cappanna Carrel (foto Studio Cometto srl)

Dopo il Monte Bianco, anche il Cervino si prepara a nuovi criteri contro il sovraffollamento. Dall'estate scatta l'obbligo di prenotazione per la Capanna Carrel, rifugio a 3.830 metri e punto di sosta tra la prima e la seconda giornata di scalata ai 4.478 metri della vetta.

"Il problema è che il rifugio può contenere 50-60 persone, ma se ne arrivano un centinaio non può semplicemente ospitarle", spiega l'alpinista e guida alpina del Cervino Hervé Barmasse, che invece aveva criticato le recenti regole imposte lungo la via normale francese al Monte Bianco. Ma non regge, secondo Barmasse, il paragone con l'obbligo di prenotazione del rifugio del Gouter per arrivare sul tetto d'Europa: "Per salire sul Cervino non per forza bisogna pernottare a Capanna Carrel. Chi è più bravo può partire più in basso, dal rifugio Duca degli Abruzzi".

Nessuna ordinanza, e quindi nessuna sanzione: "Noi - sottolinea il presidente della Società guide alpine del Cervino, Flavio Bich - non vogliamo limitare la possibilità di salire". Capanna Carrel è gestita dalle guide del posto: con l'obbligo di prenotazione, "pensiamo di fare dei turni nelle giornate di maggior affluenza", anticipa Bich.

"La scalata - ribadisce - si può anche fare in giornata. Non vogliamo imporre un numero chiuso, ma evitare la bolgia che si verifica parecchi giorni d'estate, con i rifiuti che si ammucchiano perché nessuno li riporta a valle e le code lungo la parete che provocano ritardi a tutti".

Negli ultimi anni, ricorda, "tantissimi che prima salivano lungo il versante svizzero hanno scelto il nostro, anche se più impegnativo, perché lì è aumentata la tariffa del rifugio e c'è il divieto di bivacco". La scorsa estate sono state sette le vittime sul Cervino. (ANSA).

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