Una dimenticanza del suo consulente fiscale, il mancato versamento di 16 euro, è costata cara a Giovanni 'Gianni' Tomassoni, noto artigiano corniciaio e commerciante di Aosta. Entusiasta espositore sin dalla prima edizione del MarchéVertNoel, quest'anno Gianni il mercatino aostano di Natale potrà solo visitarlo.
Era stato tra i primi, anche quest'anno, a preparare la domanda per partecipare alla più nota e importante kermesse turistico-commerciale invernale del capoluogo, ma i funzionari comunali incaricati di vistare le richieste si sono accorti che tra i documenti mancava la ricevuta del pagamento dei diritti camerali, importo 16 euro. Gliel'hanno chiesta, lui a sua volta l'ha chiesta al suo commercialista scoprendo così che quest'ultimo si era dimenticato di pagarla. La burocrazia amministrativa, in certi casi, è spietata: no diritti camerali, non chalet al Marché.
Come a Tomassoni, analoga sorte è toccata ad altri due commercianti che avevano inoltrato la domanda, subito respinta per carenza di documentazione.
"Gli esercenti sono venuti in Comune assieme ai loro commercialisti - spiega la vicesindaca con delega al Commercio e Turismo, Antonella Marcoz - ma purtroppo non c'è stato nulla da fare, il regolamento della manifestazione è chiarissimo: l'omesso versamento dei diritti camerali esclude la possibilità di esporre al MarchéVertNoel. Siamo molto dispiaciuti, ma è così".
Lo scorso anno per lo stesso motivo era stata esclusa 'La Bottega degli Antichi Sapori'.
La panetteria-pasticceria Giorgi, anch'essa fino a quest'anno una presenza 'fissa' al mercatino allestito al Teatro Romano, è stata invece esclusa perchè la produzione di alimenti non tipicamente valdostani 'cozza' con il regolamento relativo alla ristorazione, che quest'anno impone prodotti e piatti con una forte connotazione locale. "E'una scelta motivata dalla necessità di offrire ai visitatori del Marché cibi e bevande del territorio, a km 0 e possibilmente tipici dell'enogastronomia valdostana", sottolinea Marcoz.











