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CRONACA | 07 febbraio 2018, 15:03

Procura Corte conti, 'Sopravvivenza Casino solo per sostegno Regione'

Il procuratore della Corte dei conti, Roberto Rizzi

Il procuratore della Corte dei conti, Roberto Rizzi

Tra ricapitalizzazioni e mutui difficilmente restituibili, per il Casino de la Vallée "l'unica prospettiva di sopravvivenza era e continua a essere il sostegno finanziario della Regione Valle d'Aosta". E' questo uno dei passaggi illuminanti del procuratore regionale della Corte dei conti, Roberto Rizzi, nell'atto di citazione a giudizio notificato a 21 politici e a un dirigente della Regione,  ai quali la magistratura contabile contesta un danno erariale di 140 milioni di euro per i finanziamenti pubblici elargiti dal 2012 al 2015 al Casinò di Saint-Vincent.
Nelle proprie deduzioni, contenute nelle 116 pagine dell'atto di citazione, le difese dei 21 invitati a comparire sottolineano come il fatto che il Casinò stesse procedendo al rimborso delle rate dei mutui "escluderebbe qualunque pregiudizio per la Regione".

Ma il procuratore regionale replica che "solo tre delle operazioni di finanziamento contestate sono state utilizzate ricorrendo" al mutuo (per 80 milioni di euro in tutto) e rimane invece esclusa la parte più "consistente", quasi il 43 per cento dell'intera somma reputata danno erariale"; ovvero la ricapitalizzazione da 60 milioni di euro approvata nel 2014 dal Consiglio Valle. 

Inoltre le rate "sono state onorate" ma sono state "'alleggerite per effetto di generose concessioni di lunghissimi periodi di preammortamento (quantomeno inusuali), di rimodulazioni dei piani di ammortamento (suggeriti dalle contingenze poco favorevoli) e di drastici abbattimenti del costo dei finanziamenti (addirittura del 600 per cento, passando da un tasso originario del 6 per cento a quello dell'1 per cento)", scrive Rizzi. Tutto ciò è potuto avvenire "solo grazie all'impiego di ulteriori risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione": infatti "la rotatività delle iniezioni di liquidità ha costituito e seguita a rappresentare il rimedio immunizzante contro l'insolvenza, altrimenti assai difficilmente evitabile".

Riguardo all'"effetto tranquillizzante" - secondo le difese - del "giudizio di sostenibilità degli oneri debitori da parte del Casinò, espressi da Finaosta", Rizzi puntualizza che si tratta di un "risultato valutativo" a cui la finanziaria regionale "è pervenuta solo valorizzando al massimo la garanzia piena offerta dalla Regione". In questo senso, "all'indomani dell'intensificarsi delle attenzioni investigative al Casinò, Finaosta" ha "ritenuto di non perseverare nell'esposizione assolutamente tranquillizzante in precedenza seguita e ha, perciò, rilevato come 'inadempienza probabile' (categoria che, nella scala del credito, è appena sotto quella della 'sofferenza', nella quale confluiscono le posizioni più critiche, ossia le inadempienze già conclamate) il credito di 20.414,498 euro vantato nei confronti della Casa da gioco".

red. cro.

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