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ECONOMIA | 21 luglio 2017, 11:27

Proposta choc della Cooperativa KCS che gestisce servizi anziani: prestito ai dipendenti in cambio di buste paga a 0 euro

Per martedì 25 luglio è prevista una riunione della Terza commissione consiliare 'Servizi alla persona'; il presidente Caminiti (Uv), 'vicenda da chiarire quanto prima, sentiremo cos'avranno da dirci in merito i vertici della cooperativa'

La busta paga di una lavoratrice della KCS

La busta paga di una lavoratrice della KCS

Stipendio di 0 euro in busta paga, ma possibile prestito di 850 euro per pagare affitto e non morire di fame. E' quanto hanno deciso i vertici della Cooperativa KCS, che gestisce il Servizio anziani del Comune di Aosta, per i propri dipendenti, operatori socio-assistenziali e assistenti domiciliari, che a fine giugno per svariati motivi non avevano raggiunto il minimo di ore lavorative previste dal contratto di lavoro.

Il conguaglio della 'banca ore' con le relative trattenute è stato operato da KCS tenendo conto dei giorni di infortunio, dei cambi di turno, delle ferie, dei periodi di malattia.

La differenza tra le ore 'perse' e quelle effettivamente lavorate ha fatto sì che a diversi dipendenti sia stata recapitata la busta paga con 0 euro; ad altri è giunta alquanto ridotta. A tutti, la cooperativa tramite lettera allegata alla busta paga si è detta “disponibile ad anticipare a titolo di prestito personale un importo del valore massimo di 850 euro, che provvederemo a erogare tramite bonifico bancario”. Alcuni dipendenti della KCS, stupefatti e preoccupati, si sono rivolti ai sindacati.

“Da quando opero in sindacato non mi era mai capitata una circostanza simile - commenta Barbara Abram, segretaria regionale Cisl Funzione pubblica – con tutta evidenza l'operazione di KCS è illegittima ed esula da ogni regolare rapporto di lavoro. Ai primi di luglio la cooperativa che gestisce i servizi anziani del Comune di Aosta aveva già paventato a tutte le sigle sindacali la possibilità del conguaglio orario che avrebbe comportato tagli sensibili nelle buste paga dei lavoratori: all'immediata diffida inviata da Cisl, Cgil, Savt e Uil, la KCS ha risposto il 10 luglio scorso, confermando di aver già operato le trattenute, di aver emesso buste paga a 0 euro e di aver proposto un prestito ai dipendenti rimasti senza soldi”.

In una riunione, Cisl, Cgil, Savt e Uil hanno concordato di intimare “alla KCS di restituire il maltolto – sottolinea Abram – ovvero di calcolare il dovuto in busta paga in base alle ore lavorate; in caso contrario prevediamo uno sciopero dei lavoratori della cooperativa per la prima settimana di agosto e non si escludono altre e ancor più decisive iniziative”.

Per martedì 25 luglio è prevista una riunione della Terza commissione consiliare comunale 'Servizi alla persona'; per il presidente della Commissione, Vincenzo Caminiti (Uv), "si tratta di una vicenda da chiarire quanto prima; sentiremo cos'avranno da dirci in merito i vertici della cooperativa".

patrizio gabetti

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