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CRONACA | 18 aprile 2016, 17:05

Valle d'Aosta invasa da droghe sintetiche

Valle d'Aosta invasa da droghe sintetiche

“Un’intera generazione di giovani valdostani rischia di perdersi nella dipendenza dalle nuove e micidiali droghe sintetiche”.

Lo ha detto il dottor Vincenzo Lamartora, direttore del Servizio dipendenze-Serd dell'Usl valdostana, durante la conferenza svolta giovedì scorso al Csv di Aosta, organizzata dall'associazione Alice onlus nell'ambito della rassegna 'Aperitivi scientifici'. 

Sempre più adolescenti 'a rischio'

“Le nuove droghe si stanno diffondendo capillarmente, fino al’ultima vallata della nostra regione  - afferma Lamartora - perchè costano pochissimo, tra i 5 e i 20 euro e si acquistano facilmente sui siti clandestini di internet tramite un tablet o uno smartphone”. 

Il basso costo dell'eroina sintetica e dell'MDMA “fa sì che quasi tutti i giovani dai 16 ai 26 anni, in una percentuale superiore all’80%, usino almeno una volta un cocktail di alcol e droghe”. A differenze dei 'vecchi' tossicodipendenti, appartenenti alle fasce sociali marginali delle nostre comunità, questi giovani abusatori di droghe sintetiche sono ragazzi di buona famiglia, ben inseriti nel tessuto familiare e sociale, e con una buona disponibilità economica.

Il ritorno della tossicodipendenza in forma così endemica e pericolosa “si spiega all'interno della nostra società consumistica – continua Lamartora - dominata dall'idolatria del denaro e dal relativismo, come ha più volte ricordato Papa Francesco. Tale cultura relativistica e materialistica si traduce nel vissuto del 'tutto è permesso' e 'tutto è acquistabile'. E questi cattivi valori stanno minando l'integrità delle famiglie e delle nostre società”. 

Carla Rossi, membro italiano dell'Osservatorio Europeo di Lisbona per le droghe, ha più volte ricordato che l'Italia è al primo posto in Europa per l'abuso di alcolici e droghe sintetiche di varia natura.“Queste nuove sostanze – ha ammonito Lamartora - sono altresì pericolose perché vengono 'tagliate' con sostanze velenose che producono epatici fulminanti, cancri, psicosi sintetiche. Dopo aver ingoiato una sola pasticca, un ragazzo rischia di finire in psichiatria in preda a deliri e allucinazioni, e di rimanere 'fuori di testa' per molti anni”.

La guerra alle droghe inizia in casa

Il direttore del Sert ha insistito sul fatto che “i giovani che usano abitualmente queste droghe diventano estremamente aggressivi, e così mettono in crisi la stessa coesione familiare; escono dal circuito scolastico, rischiando così di perdere il treno dell'università e quello del lavoro”.

Infine, “questi nostri ragazzi costituiscono un enorme costo sociale: per ciascuno di essi la comunità spende, in termini di prevenzione, cura e riabilitazione, circa 100.000 euro”.

Di fronte a tale emergenza clinica, secondo Lamartora occorre una nuova politica di sensibilizzazione sociale: “Dobbiamo organizzare campagne di informazione sugli effetti letali delle droghe, sia a livello nazionale che a livello regionale e comunale. Si devono coinvolgere le singole istituzioni locali, la scuola, la famiglia, l'oratorio, il circolo sportivo”.

Occorre riproporre “una nuova educazione civica che metta in luce l'inganno presentato dalle droghe, che promettono una felicità a basso costo e invece trasportano i giovani in un mondo privo di valori e cultura, dominato unicamente dalla emarginazione e dalla patologia”.

p.g.

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