“Con gli aumenti del costo del permesso stagionale paghiamo anche per i pescatori di fuori valle e questo non è giusto”.
E' questo in sintesi il succo della protesta dei pescatori della bassa valle guidati da Giovanni Roveyaz, presidente della sezione Hone-Bard. “Il costo annuale del Permesso regionale di pesca - spiegano - è diminuito per i pescatori anziani residenti fuori dalla Valle ed è aumentato per i valdostani. E' una mancanza di rispetto per i pescatori residenti”.
I pescatori sono arrabbiati contro Antonio Crea, presidente del Consorzio regionale per la tutela, l’incremento e l’esercizio della pesca in Valle d’Aosta. La stagione apre domenica 27 marzo. “Il permesso annuale per gli anziani valdostani – spiega Roveyaz - è aumentato da 96 a 100 euro. Non è un aumento eccessivo, ma stride con il fatto che per gli anziani aggregati, provenienti da fuori Valle, il permesso annuale sia sceso da 189 a 151 euro. Questa è una politica che favorisce gli 'esterni' ed è una mancanza di rispetto per i pescatori anziani valdostani”.
Il Consorzio ha valutato che i permessi non avevano subito aumenti dal 2012 e che le quote annuali non avevano un parametro identico per tutte le categorie. Crea e il direttivo hanno dunque deciso di introdurre un calcolo matematico del 51 per cento di differenza tra valdostani e non, per creare un equilibrio”. Secondo Roveyaz, inoltre, “in alcuni torrenti come l’Ayasse e il Lys sono stati posizionati cartelli che indicano le zone di semina. Vogliono favorire i pescatori che arrivano da fuori Valle, in modo che sappiano con sicurezza dove andare a pescare”.
Anche il presidente della sezione di Pont-Saint-Martin, Francesco Viale, segnala che sono stati effettuati dei lavori nel torrente Lys, senza avvisare la locale sezione pescatori. Secondo il Consorzio non è necessario informare preventivamente i pescatori in caso di lavori o altre attività negli alvei dei torrenti.












