/ CRONACA

CRONACA | 19 marzo 2016, 09:12

Polizia locale dichiara guerra agli accattoni

Controlli di polizia locale anti-accattonaggio nel centro storico di Aosta

Controlli di polizia locale anti-accattonaggio nel centro storico di Aosta

“La repressione dell'accattonaggio riqualifica i centri storici ed evita di esporre i mendicanti alle umiliazioni xenofobe com'è accaduto in questi giorni in molte città europee”.

E' chiaro e condivisibile il pensiero di un agente della Polizia locale di Aosta impegnato da una settimana nei controlli anti accattonaggio previsti dall'ordinanza dell'ex sindaco Bruno Giordano. Sono negli occhi di tutti le immagini dei 'branchi' di ultrà di alcune squadre di calcio europee che per strada hanno maltrattato e umiliato, quasi indisturbati, mendicanti e senzatetto. Episodi intollerabili ai quali si può porre rimedio certamente punendo i responsabili, ma anche e soprattutto levando dalle strade i questuanti.

Mercoledì Aostacronaca ha evidenziato come diversi migranti, pur assistiti dalle cooperative sociali che gestiscono l'ospitalità dei richiedenti asilo, dopo pochi giorni dall'arrivo si trasformino in accattoni lungo le vie del centro di Aosta. Proprio tra giovedì e venerdì la Polizia locale ha avviato accertamenti mirati, fermando e identificando almeno sei profughi che da tempo chiedono l'elemosina nel centro storico cittadino. 

A cadere nella 'rete' dei controlli anche un giovane rom che da anni suona la fisarmonica nel centro storico: “lui però in cambio dell'elemosina offre almeno la sua musica”, ha commentato il titolare di un bar di fronte al quale il giovane è uso fermarsi a suonare.

La 'fisa' gli è stata sequestrata e dovrà anche pagare una multa salata.Le verifiche della 'Locale' potrebbero spingersi alle cooperative che gestiscono e organizzano l'ospitalità dei migranti: è difficile che i responsabili non si siano accorti di questa che risulta una palese violazione del regolamento che norma la gestione dei profughi, considerata anche l'ordinanza del sindaco che vieta l'accattonaggio.

Sempre più cittadini e commercianti sostengono come sia necessario individuare forme di integrazione, di socializzazione con i richiedenti asilo che provengono da realtà così diverse dalla nostra.

Anche le opposizioni in Consiglio Valle e al Comune di Aosta lamentano la mancata predisposizione di un piano concreto di integrazione, ma dopo quasi un anno dall'avvio dell'accoglienza un programma concreto di integrazione, anche e soprattutto in ambito lavorativo, pare non ci sia.

aostacronaca.it

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore