Dopo gli Incontri con Mario Deaglio - moderato da Teodoro Chiarelli - Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e Giuseppe De Rita, prosegue il tradizionale appuntamento estivo degli Incontri di Courmayeur. La rassegna, organizzata dalla Fondazione Courmayeur Mont Blanc, è occasione di conoscenza e dibattito sulle problematiche sociali, politiche ed economiche più attuali.
Giovedì 20 agosto alle 18 al Jardin de l’Ange è in programma, in collaborazione con il Festival delle Nuove Vie, l’Incontro con Gherardo Colombo, già magistrato e tra i protagonisti di “Mani pulite”, che dialoga con il giornalista Enrico Martinet in occasione della presentazione del suo ultimo volume “Lettera a un figlio su Mani Pulite” (ed. Garzanti).
Gherardo Colombo è entrato in magistratura nel 1974. È stato consulente delle commissioni parlamentari di inchiesta sul terrorismo e sulla mafia. Ha condotto o collaborato a inchieste divenute celebri, tra cui la scoperta della Loggia P2, l'omicidio Ambrosoli, i cosiddetti fondi neri dell'IRI, Mani pulite. Dal marzo 2005 è stato giudice della Corte di Cassazione. Nel 2007 si è dimesso dalla magistratura per dedicarsi a incontri formativi nelle scuole, dialogando negli anni con migliaia di ragazzi sui temi della giustizia e del rispetto delle regole E’ attualmente presidente della casa editrice Garzanti. Nel 2010 ha fondato l'associazione Sulle regole, punto di riferimento per il dibattito sulla Costituzione e la legalità.
Il 20 agosto Gherardo Colombo dialogherà con Enrico Martinet, partendo dalla presentazione del suo “Lettera a un figlio su Mani Pulite”. Nel libro l'ex magistrato spiega che cosa è stata Mani pulite e, soprattutto, qual è oggi la sua eredità. Racconta gli anni drammatici e carichi di speranza che lo hanno visto tra i protagonisti della più importante inchiesta giudiziaria della recente storia d'Italia. A partire dal 17 febbraio 1992, giorno dell'arresto del presidente del Pio Albergo Trivulzio di Milano, Mario Chiesa, Colombo racconta un'esperienza decisiva per la società italiana rivolgendosi, per la prima volta, a tutti quei ragazzi allora non ancora nati o ancora troppo giovani per comprendere quella stagione. Lettera a un figlio su Mani pulite diventa, così, l'opportunità di ripercorrere una vicenda che suscita tuttora slanci di consenso e sostegno. E' il libro di un padre capace di trasmettere il senso ideale della giustizia e del rispetto delle regole; è l'occasione per ricostruire una stagione controversa consegnata ormai alla storia italiana, e da quello slancio urgente di giustizia ripartire per trovare soluzioni efficaci a problemi che sembrano ancora tragicamente attuali.