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FEDE E RELIGIONI | 02 marzo 2015, 18:00

DOMANI martedì 3 marzo saint Marin

QUARESIMA: INDICAZIONI SUL DIGIUNO E L’ASTINENZA Sono tenuti alla legge del digiuno tutti i maggiorenni fino al 60° anno iniziato e alla legge dell’astinenza coloro che hanno compiuto i 14 anni. Sono dispensate dagli obblighi le persone che hanno gravi problemi di salute

DOMANI martedì 3 marzo saint Marin

Su questa terra ognuno ha la sua croce; ma dobbiamo fare in modo di non essere il cattivo ladrone, bensì il buon ladrone. (San Padre Pio da Pietralcina)

•S.E. Franco Lovignana, Vescovo di Aosta, sarà presente:

Martedì 3 marzo
Vescovado - mattino e pomeriggio
Udienze

Mercoledì 4 marzo
Chiesa di Sant’Orso ad Aosta - ore 18.30

Santa Messa per la seconda Stazione quaresimale cittadina

Giovedì 5 marzo
Santuario di Vicoforte Mondovì - mattino

Predicazione al Ritiro del Clero della Diocesi di Mondovì

Seminario - ore 18.00

Partecipazione alla quarta lezione di don G. Zeppegno su Sesso e cultura. Il caso del gender sex

Venerdì 6 marzo
Vescovado - mattino
Udienze

Chiesa Cattedrale - ore 17.30
Partecipazione alla Meditazione sulla Croce e alla Via Crucis

Sabato 7 marzo
Teatro Giacosa - ore 18.00
Partecipazione al Musical su don Bosco

Lunedì 9 marzo
Foyer de Charité - ore 9.30

Partecipazione al Ritiro del Clero

•Durante il tempo di Quaresima i fedeli della Città di Aosta sono invitati a vivere ogni mercoledì sera le stazioni quaresimali, cioè un pellegrinaggio di parrocchia in parrocchia per la celebrazione della Santa Messa presieduta dal Vescovo e concelebrata da tutti i Sacerdoti che operano in città. Le celebrazioni avvengono di mercoledì alle ore 18,30 secondo il seguente calendario

Mercoledì 4 marzo

Chiesa Collegiata di sant’Orso

Mercoledì 11 marzo

Chiesa parrocchiale di Saint Etienne

Mercoledì 18 marzo

Santuario di Maria Immacolata

Mercoledì 25 marzo

Chiesa parrocchiale di Saint Martin.

•Le Messager Valdôtain onora saint Marin

•La Chiesa celebra anche  Beato Innocenzo da Berzo Sacerdote

«Gesù è da tutti offeso nel mondo: tocca a me non lasciarlo solo nell’afflizione. L’amore di Dio non consiste in grandi sentimenti, ma in una grande nudità e pazienza per l’amato Dio. Non c’è altro mezzo migliore per custodire lo spirito che patire, fare e tacere. Avrò gran desiderio d’esser soggetto a tutti e in orrore l’esser preferito al minimo» (Fra Innocenzo). Giovanni Scalvinoni nacque a Niardo (Brescia) il 19 marzo 1844. Rimasto orfano di padre, trascorse l’infanzia a Berzo. Frequentò poi il ginnasio nel collegio di Lovere e da qui passò al seminario di Brescia.

Il vescovo Geremia Bonomelli, all’epoca professore in seminario, così testimoniò al processo di beatificazione: «Il chierico Scalvinoni per l’ubbidienza, la modestia, la diligenza, l’umiltà, per un certo candore che traluceva da tutte le sue parole e azioni, conciliava gli animi di tutti i suoi compagni. Il solo vederlo edificava, benché facesse ogni cosa con tutta semplicità». Ordinato sacerdote nel 1867, fu vicario coadiutore a Cevo e vicerettore in seminario. L’innata timidezza, tuttavia, gli faceva desiderare una vita di nascondimento e solitudine. Si fece cappuccino e ricevette il nome di fra Innocenzo. Anche tra i frati ricoprì solo incarichi modesti.

Trascorse la maggior parte del tempo al convento-eremo dell’Annunziata, donde veniva chiamato a predicare gli esercizi spirituali nei conventi della Lombardia. Cominciò allora a diffondersi la fama della sua santità. I malati e gli afflitti accorrevano per ricevere la sua benedizione. Nei giorni di festa era al confessionale dal mattino alla sera. Morì nel convento di Bergamo il 3 marzo 1890. Venne beatificato dal suo conterraneo, il beato Giovanni XXIII.

•Il sole sorge alle ore 7,05 e tramonta alle 18,09. Buona giornata.

p.m.

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